Spider Dress 2.0 è un vestito stampato in 3D che ha braccia robotiche che difendono lo spazio personale.
Ha braccia robotiche che difendono lo spazio personale, delle zampette da ragno (da qui il nome) che grazie a dei sensori di prossimità riescono a distinguere i movimenti di chi si avvicina dividendoli in innocui o aggressivi
di Cecilia Cantadore
La designer viennese Anouk Wipprecht (www.anoukwipprecht.nl) lavora a cavallo tra moda e tecnologia, sperimenta i modi in cui questi due campi si connettono e s’influenzano. Secondo la stilista austriaca, le nuove frontiere del fashion sono gli abiti robotici. Dotati di sensori che monitorano la posizione di chi li indossa e arti meccanici che interagiscono con l’ambiente circostante… Il suo ultimo progetto è un abito robotico, ispirato alle geometrie e ai movimenti degli aracnidi e dei ragni. Si tratta di un esoscheletro geometrico e aggressivo, stampato interamente in 3D utilizzando la tecnica SLS (selective laser sintering), che risponde e interagisce agli stimoli esterni seguendo l’emotività.
L’abito, basato su un chip Intel Edison che rileva i biosegnali, ha 20 sensori di prossimità che monitorano la posizione e misurano la respirazione e il livello di stress di chi lo indossa. È dotato di arti meccanici che producono movimenti suggestivi e difendono lo spazio circostante. La struttura si estende e si raggomitola, imitando i movimenti naturali di un ragno. Nel caso ci si trovasse, con addosso questo vestito robotizzato, accanto a una persona aggressiva ci si può mettere in posizione di attacco alzando gli artigli che si trovano sulle spalle. In circostanze più rilassante il vestito “inviterà” a venire più vicini, con movimenti pacifici e rassicuranti. Realizzato con una stampante 3D due anni fa come prototipo, Spider Dress è stato presentato in gennaio al CES di Las Vegas.