YouTube ha fatto sapere che il servizio verrà erogato attraverso una piattaforma indipendente che verrà lanciata entro la fine della primavera. Inoltre sarà separato anche da YouTube Red, il servizio in abbonamento senza pubblicità che l’azienda ha lanciato lo scorso anno, ma che non ha riscosso molto successo.
YouTube TV anteporrà il mobile, ovvero la società di aspetta che la maggior fruizione avvenga via telefono, pur offrendo la possibilità di guardare i contenuti via computer portatili e televisori tradizionali, tramite Chromecast di Google.
Così come accade con altri colossi della televisione digitale, YouTube TV non offrirà ogni rete che fornisce servizi televisivi via cavo; sarà invece caratterizzato da un “pacchetto leggero”, composto da quattro reti di trasmissione – FOX, ABC, CBS e NBC – insieme ad alcuni dei canali via cavo relativi alle emittenti. Il che significa poter guardare anche Fox News, ESPN e Bravo. I dirigenti di YouTube dicono che il pacchetto di base comprenderà circa una trentina di canali.
La YouTube TV andrà a completare i servizi di tv digitale lanciati nel corso degli scorsi anni da Dish Networks, Sony e AT&T. Il servizio si distinguerà dai competitor perché comprenderà canali trasmessi via cavo come ESPN, ABC (entrambi di Disney), ma non comprende alcun network di proprietà di chi opera esclusivamente a pagamento, come Viacom, AMC o Time Warner.
Quello che YouTube sta spingendo per davvero è l’idea che pur avendo la stessa programmazione dei suoi concorrenti, offrirà un servizio migliore. Neal Mohan, a capo di YouTube TV, si è concentrato su tre punti principali:
• Un cloud DVR con spazio di storage illimitato, già incluso nel pacchetto base.
• Un sistema potenziato dall’AI di Google.
• “Affidabilità e scalabilità” un promemoria rivolto ai competitor e ai numerosi disservizi in cui spesso incorrono nell’erogazione del servizio.
YouTube TV ha un prezzo di base di $35, inserendosi esattamente nella stessa fascia dei suoi competitor. In base alle proprie preferenze personali si potrà personalizzare l’abbonamento, aggiungendo oppure sostituendo alcuni canali.
Occorre però ricordare che tutte le tv digitali hanno ancora dei problemi di copertura e che alcuni eventi sportivi spesso sono tramessi con contratti di licenza in esclusiva. Per quanto riguarda i prezzi, invece, le attuali tariffe sembra che non consentiranno a YouTube TV di ottenere grandi profitti, ma ciò nonostante l’azienda punta ad ampliare il bacino di utenti, anche a costo di non andare in attivo.
YouTube da anni offre un archivio impensabile di contenuti, inimmaginabile soltanto dieci anni fa, ma la società ha saputo far breccia nella coscienza popolare. Una cosa è certa: la lunga guerra fredda intercorsa tra il sito di Google e i competitor delle grandi televisioni americane ha vivacizzato il settore, rinvigorendo persino la televisione a pagamento, inaspettatamente, considerando quanto fosse andata in declino alcuni anni fa.
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