È un tablet con una lunga storia e una tecnologia unica: sviluppato da OLPC (nata da un’iniziativa del MIT) per i bambini in età scolare sfrutta un sistema di apprendimento semplificato che guida i piccoli utenti nella crescita, aiutandoli a realizzare i loro sogni. Sempre sotto il controllo dei genitori.
XO è un tablet specificamente progettato per le esigenze di crescita e sicurezza dei più piccoli, sviluppato da OLPC (One Laptop Per Child, http://one.laptop.org/), e pensato per i bambini di età compresa fra 3 e 12 anni: è distribuito in Italia dalla Nital di Moncalieri (TO).
OLPC è un’organizzazione no-profit americana impegnata da anni nella distribuzione di computer e laptop dal costo accessibile e con prestazioni adeguate alla scolarizzazione informatica dei bambini, in particolare nelle aree sottosviluppate, ha fino a oggi distribuito milioni di dispositivi in 60 paesi del mondo. Il nuovo XO Tablet ne è l’espressione più moderna e punta a una diffusione pressoché globale.
Dal punto di vista hardware è un tablet da 7 pollici di tutto rispetto, dotato di processore dual core da 1,6 GHz, 1 GB di memoria Ram, 8 GB di spazio per archiviare nuovi contenuti, un modulo Wi-Fi per il collegamento a Internet senza fili, un display di risoluzione pari a 1.024×600 pixel e sensibile al tocco (touchscreen). A supporto vi è una batteria che ne consente l’uso continuato per circa 8 ore e tanto di certificazione Google: l’XO Tablet è infatti un tablet Android, multilingue, con preinstallata la versione 4.2 (Jelly Bean) del celebre sistema operativo firmato Google.
Proposto nei punti vendita Saturn, Mediamarket e MediaWorld a 129€, ha al suo interno giochi educativi, app, video, libri in formato elettronico (e-book) e tutto ciò che serve a renderne l’uso divertente e istruttivo. Gli oltre 100 applicativi disponibili, inclusi nel prezzo, sono programmati per aggiornarsi gratuitamente ogni volta che il tablet viene acceso e quindi connesso a Internet.
Il sistema di apprendimento proprietario XO, sviluppato insieme a Common Sense Media (http://www.commonsensemedia.org/), organizzazione no-profit con sede in San Francisco che studia gli effetti dei media sullo sviluppo dei più piccoli, lo rende facile da usare e intuitivo per il pubblico adolescenziale cui è destinato, mentre la grafica (la cosiddetta “Interfaccia dei Sogni”) e l’aspetto esterno, nonché la colorata cover di protezione rimovibile, sono stati ideati dal noto designer elvetico Yves Béhar e dal suo team fuseproject (http://www.fuseproject.com/).
Il software interno punta a seguire e facilitare la crescita dei suoi piccoli utenti, aiutandoli a coltivare i loro sogni ed illustrando in tappe i mestieri di domani. L’opzione “Voglio essere un… artista, ingegnere, musicista, matematico, viaggiatore e via dicendo…”, illustra le fasi di cui simili percorsi di vita e professionali si compongono, aiutando e preparando il bambino a una scelta più consapevole.
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