Craig Federighi
Alla WWDc 15 Apple ha presentato novità in tutti i settori, meno spettacolari magari, ma di sostanza. L’obiettivo è migliorare l’esperienza dell’utente e allargare gli ambiti in cui Apple è il punto di riferimento per gli utenti. Grande attenzione agli sviluppatori, che grazie al loro lavoro e alla loro creatività hanno reso grande il mondo delle App. Per loro arriva Swift (il linguaggio di programmazione per app di Apple) diventa open source.
Ma eccole tutte le novità della WWDC 2015. Qui il Keynote completo
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Si chiama El Capitan il nuovo sistema operativo Apple per desktop e notebook. Il nome arriva dal una suggestiva rupe dello del parco Yosemite. Sarà disponibile in beta da luglio e per tutti gli utenti in autunno.
Migliorano le perfomarce e vengono introdotte delle nuove modalità di gestione delle finestre. La principale novità in questo campo è lo “Split screen”, quindi la possibilità di dividere in due lo schermo.
Ma non ci sono rivoluzioni nell’interfaccia, Apple ha lavorato sulla sicurezza, le performance e l’esperienza utente.
Cambia la ricerca Spotligh, ora sarà possibile “chiedere” al Mac in linguaggio naturale cosa vogliamo: “cerca le mail di giovani che parlano di El Capitan, per esempio La ricerca esamina anche le previsioni del temo e gli appuntamenti registrati nel calendario. Diventa cioè contestuale. La finestre di ricerca diventa ridimensionabile e cambia grafica.
Split screen è la principale novità nella gestione delle finestre, che migliora in generale. Si possono ora affiancare perfettamente due applicazione e lavorare su entrambe contemporaneamente migliorando di molto la produttività di chi deve passare da un’applicazione all’altra. Si potranno, poi, chiudere le finestre con un semplice geto sul trakcpad “buttandole” via oltre lo schermo. Le performance migliorano, soprattutto grazie a Metal, la tecnologia per la grafica sviluppata per i dispositivi mobile. Metal non migliora solo la grafica, per esempio dei videogiochi, ma alleggerisce fino al 40% il lavoro del processore che quindi può dedicare la sua potenza alle altre funzioni, rendendo più rapido il computer in tutte le operazioni.
Anche iOs 9 cambia molto, ma sotto la superficie. Rimane praticamente immutata l’interfaccia a parte qualche piccolo importante aggiornamento. Siri, per esempio cambia aspetto e colore, ma soprattutto cambia il modo in cui opera grazie a Proactive Assistant.
Proactive, infatti, non solo è i grado di cercare, ma anche di mettere in relazione ciò che stiamo cercando con le mappe, gli appuntamenti e il luogo in ci troviamo, per fornire le informazioni e le notifiche che ci aspettiamo e ci dice “ehi devi partire adesso se vuoi arrivare in aeroporto in tempo per il tuo volo”. Si aggiunge una nuova forma di intelligenza alla ricerca, che considera anche il contesto in cui siamo. Qualcosa che va nella direzione che anche Google sta esplorando con i suo “Now on Tap” e Google Now. Grande attenzione è stata dedicata ala sicurezza e alla privacy, Proactive assistant non è legato all’Apple ID, non condivide i dati con terze parti, assegna un ID random, non è legato altri servizi Apple “You are in control” ha detto Craig Federighi. Proactive Assistant tiene anche in memoria le app più utilizzate in modo da renderne più veloce l’accesso.
Migliorano le mappe Apple e viene introdotto anche il monitoraggio dei mezzi pubblici, si potranno sapere i temi di attesa e vedere a che punto si trova l’autobus che stiamo aspettando, inizialmente il servizio è dedicato a 100 città negli Usa e a 300 in Cina. Per l’Italia bisognerà attendere….
Nuove App Arriva una nuova App, ovvero Apple News che mostra notizie e storie da fonti divesi e con cui si può costruire un proprio feed personalizzato. Una specie di Flipboard made in Apple, con in più un’intelligenza che è in grado di capire di cosa parla un artcolo.
Su iOs 9 arrivano anche HomeKit per controllare da remoto tutti i dispositivi domestici compatibili con il sistema Apple introdotto un anno fa.
La “One more thing..” di quest’anno è stata Apple Music, il servizio di musica in streaming di Apple. Sarà gratis per i peri i 3 mesi e poi costerà 9,9$ al mese, ma c’ anche l’abbonamento “famiglia” per 14,99$. Ma c’è anche una radio compresa nel servizio, con diverse stazioni in cui la selezione musicale viene curata da artisti e famosi DJ. Come per Beats1 il canale radio di musica in streaming affidata a Zane Lowe, che ha lasciato la BBC per lavorare in Apple.
Apple tenta anche di creare una sorta di social network: Connect che mette in comunicaiozne i fan con gli artisti e consente ai cantanti, per esempio, di condividere con i propri fan, testi, foto e video.
Gli utenti possono creare e condividere le proprie playlist e visualizzare quelle dei propri amici. Apple Music arriverà il 30 giugno in 100 paesi (e dovrebbe esserci anche l’Italia)
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