Gli scienziati potrebbero adesso disporre di un modo per eliminare i cavi, pur offrendo velocità maggiore: la twisted light, la luce curva. Per quanto veloci siano diventate le comunicazioni su fibra ottica, rimangono ancora ostacolate da una limitazione chiave: è ancora necessario trasmettere tali dati tramite cavi, cosa che limita dove trasmettere e l’accessibilità economica delle connessioni più veloci.
Alcuni ricercatori hanno scoperto un modo per “piegare” i fotoni in maniera non solo da includere più dati in ogni trasmissione, ma anche di sopravvive alle interferenze delle turbolenze atmosferiche. Se si fa passare la luce attraverso uno speciale ologramma, si può dare ai fotoni un impulso angolare ottico che li lascia trasportare più di 1 e 0 e, fintanto che la fase e l’intensità della luce sono giuste, è possibile trasmettere in modo affidabile tali dati attraverso lunghe distanze, questo è il principio della lTwisted Light.
Il team di ricerca ha provato con successo un simile collegamento in un tratto di un chilometro, assicurandosi di svolgere i test in un ambiente urbano in cui le turbolenze degli edifici più alti avrebbero potuto teoricamente generare caos.
C’è ancora molto lavoro da svolgere prima che questo tipo di connessione wireless, basato sulla twisted light diventi praticamente utilizzabile. Come si fa a servire un gran numero di persone, e come sono impattati i dati dalla pioggia o dalla neve? La tecnologia è chiaramente limitata dalle sfide della trasmissione della luce (e non è ovviamente possibile utilizzare questo sistema per trasmettere in interni), ma potrebbe essere strumentale alla prossima generazione di reti wireless in merito all’ultimo miglio. Invece di dover cablare faticosamente tutte le case e gli uffici per raggiungere velocità di multi-gigabit, i fornitori di internet potrebbero utilizzare collegamenti wireless basati sulla luce per grandi sezioni della propria rete e installare cavi solo quando assolutamente necessario.
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