Sviluppare e implementare la realtà virtuale (VR) e aumentata (AR) diventerà più facile soprattutto sul web, ecco perché Mozilla sta lavorando su WebXR un framework combinato che fornisce agli sviluppatori strumenti standardizzati e ben documentati con cui accedere alla piattaforma di realtà “mista” scelta dall’utente.
È difficile costruire qualcosa sul web che sia possibile implementare facilmente non solo per i dispositivi VR e AR per il browser desktop, ma anche per i visori mobili. Se la realtà aumentata e la realtà virtuale sono destinate finalmente a decollare, è anche necessario creare un modo per implementarle nei dispositivi scelti dagli utenti con semplicità.
Mozilla in precedenza ha lavorato con Google e altri per le API di WebVR, che negli ultimi anni ha permesso ai browser di lanciare esperienze VR senza alcun problema o plugin strani, e WebXR è il successore di questo standard e include un sacco di funzioni simili al precedente, ma aggiunge gli elementi necessari alla realtà aumentata.
Ciò significa creare una lingua comune che collega concetti come l’ancoraggio degli oggetti, nonostante i cambiamenti nell’implementazione tra ARCore, ARKit, Hololens e altre piattaforme. Dunque c’è molto lavoro da fare e parecchie cose da affinare. Google non è un partner, ma il lavoro di Mozilla deve essere complementare e compatibile con le demo esistenti dell’altra società.
“Abbiamo parlato con Google in passato su come implementare idee di AR sul web, in base anche al riscontro su ciò che hanno fatto con le implementazioni campione di WebAR, e ci stiamo assicurando che la nostra libreria javascript WebXR funzioni nelle loro applicazioni, in modo che gli sviluppatori dispongano della libertà di utilizzare qualsiasi applicazione vogliano sperimentare con queste nuove tecnologie sul web “, ha spiegato Blair MacIntyre, ricercatore capo di Mozilla.
Il nuovo standard non intende soppiantare completamente WebVR, ma ancora non è chiaro come le cose si svilupperanno e una variabile che ne condizionerà il futuro è la quantità di cambiamenti da apportare nello standard per implementare l’AR.
“Adesso riteniamo che l’evoluzione di WebVR con l’inclusione del supporto per l’AR sia il miglior percorso per un risultato a lungo termine“, ha dichiarato MacIntyre. “Questi cambiamenti potrebbero essere relativamente piccoli e l’API ancora essere chiamata WebVR, o la comunità potrebbe decidere di adottare modifiche più complete e cambiare il nome in WebXR o addirittura WebMR”.
Nel frattempo il progetto è ancora più un parco giochi per sviluppatori che una proposta seria per il pubblico: supporta Firefox per desktop e c’è un WebXR Viewer sull’App Store iOS, per chi intende provarlo, ma per la maggior parte delle persone è suggeribile attendere un rilascio più completo e fluido.
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