Non c’è dubbio, la cosa più bella del Web Marketing Festival (WMF) sono le persone. Quest’anno sono state 6.000 nel primo giorno. Ma non importa molto…
Non c’è dubbio, la cosa più bella del Web Marketing Festival (WMF) sono le persone. Quest’anno sono state 6.000 nel primo giorno. Ma non importa molto il numero (che è straordinario, si intende) importa la voglia di tutte queste persone, la vivacità con cui animano le decine di sale in cui si tengono i seminari, la determinazione cin cui fanno la coda per ascoltare anche solo 10 minuti di questo o quell’esperto, conta la passione che queste 6.000 persone portano con sé e anche i sorrisi.
Le persone del Web Marketing Festival sono felici di ascoltare, di confrontarsi di farsi le foto insieme. Amano la manifestazione e soprattutto amano quello che fanno, per questo si sono sobbarcati le code e il caldo sahariano del Palacongressi di Rimini.
In fondo è una cosa semplice: amare quello che si fa, o fare ciò che si ama, una regola semplice che se fosse seguita da tutti regalerebbe al mondo persone felici e lavori ben fatti.
Il merito del Web Marketing Festival
Il merito più grande del Web Marketing Festival è quello di aver creati un appuntamento a cui queste persone desiderano andare perché trovano contenuti di valore, approfondimenti preziosi e speaker che sono preparati a fondo prima di presentarsi a quella platea anche perché hanno la stessa passione per quello che fanno che hanno anche chi li segue in sala.
Camminare tra i corridoi del Web Marketing Festival significa vedere come che la rete i social non sono un’invenzione del virtuale, ma sono l’espressione viva e presente dell’umanità, gli abbracci e i sorrisi che si vedono lì sono i più calorosi e sentiti, perché fatti tra persone che si sono scelte e che hanno scelto quello che vogliono fare e quindi lo fanno con amore, in ogni gesto.
Comunicare per migliorare la società
L’edizione di quest’anno del Web Marketing Festival ha voluto puntare sulla capacità di comunicate che oggi la rete offre, ricordando un persona che ha dato la vita per difendere la possibilità di comunicare e raccontare l’orrore della Mafia: Peppino Impastato. All’epoca lui aveva scelto la radio, oggi chissà, probabilmente avrebbe usato il web o i video.
L’evento è iniziato con il concerto trascinante dei Modena City Rambles e la loro “I Cento Passi” dedicata proprio a Peppino Impastato e a quei solo 100 passi che dividevano la sua casa da quella del Boss Gaetano Badalamenti.
I 100 passi sono quelli di Peppino Impastato che aprì una radio. Il #WMF17 gli rende omaggio pic.twitter.com/4mSY3eOuix
— Digitalic (@DigitalicMag) 23 giugno 2017
La possibilità ci dà nuove responsabilità
Tutti noi oggi, che abbiamo la possibilità di usare mezzi di comunicazione impensabili solo fino a qualche hanno fa, abbiamo anche una maggiore responsabilità: quella di usarli per migliorare il mondo, la nazione, la regione, la provincia, il comune, il quartiere, la via, il palazzo in cui viviamo.
Anche quest’anno, infatti, il Web Marketing Festival non si occupa soltanto di formazione digitale, ma anche di tematiche sociali e di iniziative solidali che utilizzano il digitale come mezzo di espressione e promozione.