Una vasta operazione denominata “Perfect Storm” ha portato all’oscuramento di oltre 5.500 siti illegali (oltre a 350 canali Telegram) di live streaming pirata e canali Telegram che trasmettevano illecitamente contenuti protetti in tutto il mondo. Sequestri rivolti alla confisca per equivalente per oltre 10 milioni di euro nei confronti dell’organizzazione criminale. I pagamenti degli abbonamenti avvenivano anche tramite criptovalute. L’operazione è stata portata a termine dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia con 15 degli indagati, che, pur lucrando ingenti somme dalla propria attività illecita, percepivano il reddito di cittadinanza.
Grazie a piattaforme informatiche sofisticate sul territorio europeo l’organizzazione si occupava di trasformare le trasmissioni audio-video delle pay tv e delle piattaforme come Netflix, Disney+ e Dazn in flussi di dati che venivano redistribuiti attraverso Server collocati in vari Paesi.Le indagini hanno portato la Procura di Napoli a indagare 23 persone, nei confronti delle quali sono stati essi provvedimenti di sequestro e confisca per 10 milioni e 619mila euro. Più di cento le perquisizioni portate a termine nei confronti dei rivenditori italiani degli streaming pirata. Sono inoltre in tutto 334 gli account Paypal utilizzati dai rivenditori che sono stati sequestrati.
Le indagini sono state condotte mediante innovativi strumenti tecnologici tra i quali un sofisticato software di Intelligenza Artificiale per l’analisi dei Big Data; tali risorse software, oltre a permettere di individuare ogni membro dell’associazione indagata, hanno anche consentito di identificare l’intera rete dei re-sellers operanti nel territorio nazionale, nonché l’elenco completo dei dati identificativi degli illeciti utilizzatori in ambito mondiale.
Le attività sono state svolte sull’intero territorio nazionale ed in altri 12 Paesi membri con il coordinamento dell’Agenzia Europea Eurojust ed in ulteriori 5 Paesi extra UE (USA, Regno Unito, Russia, Ucraina e Svizzera) mediante l’attività di raccordo info-operativo svolta dal II Reparto del Comando Generale del Corpo ed hanno richiesto l’intervento di oltre 600 finanzieri appartenenti a 91 diversi Comandi territoriali del Corpo e oltre 300 appartenenti ai collaterali esteri.
“Quello delle Iptv illegali – dice il tenente colonnello Berruti – è un fenomeno grave e strutturato, che ogni anno produce danni per oltre un miliardo e porta alla perdita di 6.000 posti di lavoro”.
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