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Satya Nadella: “Se cambiate il modo di vedere il mondo, cambierete anche il mondo che vedrete”

di Francesco Russo

A Future Decoded, la conferenza dedicata agli sviluppatori di Microsoft che si è tenuta a Roma il 12 novembre, l’attesa era ovviamente tutta per lui, per Satya Nadella, prima volta in Italia da CEO di Microsoft. Una sala piena di giovani, di sviluppatori, di ingegneri, di programmatori, attendeva di ascoltare le parole di colui che sta cercando di dare un nuovo volto all’azienda di Redmond, fondata da Bill Gates e da Paul Allen esattamente 40 anni fa.

Il suo arrivo sul palco, introdotto dal CEO di Microsoft Italia, Carlo Purassanta, è stato accolto da un caloroso applauso, c’era in effetti grande attesa per il suo intervento e lo dimostrava anche la ricca presenza di giornalisti in sala. Si respirava l’atmosfera delle grandi occasioni in un momento in cui in Italia, a distanza di pochi giorni, erano presenti due dei CEO più in voga del momento, l’altro era Tim Cook, CEO di Apple che due giorni prima aveva parlato alla Bocconi di Milano.
Satya Nadella nel febbraio del 2014, quando è stato nominato alla guida di Microsoft per sostituire Steve Ballmer, sapeva benissimo che non sarebbe stata una passeggiata. Ma lui aveva già in mente quello che sarebbe stato il nuovo corso dell’azienda e nel suo discorso al Future Decoded ne ha evidenziato i punti principali. Oggi Microsoft è un’azienda globale, presente in 140 paesi: “La nostra vera ambizione è quella di essere globali“, debutta Satya Nadella, pur sapendo che non sarà facile.
Nell’era delle nuove tecnologie, del mobile, nell’era di una Generazione Y che entro il 2020, quindi fra 5 anni, costituirà il 75% della forza lavoro, Microsoft decide di puntare sul futuro e Satya Nadella da subito mette in evidenza che il futuro è nel Mobile e nel Cloud.
Nel reinventare la produttività, il modo in cui lavoriamo oggi e nel modo in cui lavoreremo nel futuro, il Mobile giocherà un ruolo fondamentale. “Il lavoro non sarà più in un luogo fisico” dice Nadella, “ma lo si farà in ogni luogo e da qualsiasi device”. Nadella si sofferma sulla rivoluzione informatica e sul prossimo futuro, ossia nei prossimi 5 anni, che sarà caratterizzato da una tecnologia che ci permetterà quindi di svolgere attività, come appunto il lavoro, senza più una dimensione fisica definita. E da questo fenomeno ne nasce un altro che è quello della produzione di dati in maniera notevole, i Big Data. E allora ecco che a supporto arriva la tecnologia Cloud che ci permetterà di risolvere il problema essendo disponibile in ogni luogo.
Tra cinque anni avremo sempre più informatica intorno a noi. Sarà importantissimo garantire l’esperienza tra tutti questi dispositivi e tutto verrà orchestrato da cloud e mobile, la cui rivoluzione nell’innovazione dovrà avvenire nello stesso momento“.
E in effetti una delle ambizioni di Microsoft è proprio quella di realizzare una tecnologia Cloud intelligente, “si potrà inserire l’intelligenza di qualsiasi persona in ogni parte del mondo per risolvere problematiche globali“.
Nadella ha posto l’accento sul fatto che la tecnologia che ha in mente Microsoft è quella che si sviluppa sul territorio, attraverso idee e soluzioni portate avanti da startup, che possono poi trovare applicazioni anche a livello globale nella stessa tipologia di esigenza. Una tecnologia che parte dal local per diventare global. Una piattaforma che ci fornirà tutte le app per risolvere qualsiasi problema, senza più limite di distanza.
Altro concetto che sta molto a cuore a Satya Nadella è quello della collaboration, la Collaborazione che caratterizzerà il futuro davanti a noi:
“Ci sono i concetti di conversazione e collaborazione. Le cose avvengono perché si collabora. Tutti i settori lavorano in un ecosistema e quindi serve la capacità di collaborare condividendo contenuti e commentandoli. Collaborazione e conversazione sono importanti e gli strumenti che lo permettono sono essenziali. Una cosa che cambierà la produttività è che non bisognerà più pensare a questi strumenti come singoli, ma come strumenti di insieme.”
La sfida di Nadella dunque è la sfida che oggi da davanti Microsoft.

Se Bill Gates aveva l’ambizione di portare un pc Windows su ogni scrivania, se Steve Ballmer non è riuscito ad interpretare fino in fondo le novità introdotte dai dispositivi mobili, ecco che la sfida di Nadella è di portare il cloud e il mobile in ogni luogo. Questo lo si vede anche nel lancio di Windows 10, che oggi è su 120 milioni di dispositivi, il primo vero sistema operativo globale di Microsoft per pc e mobile.
E forse tutto questo trova spiegazione anche in uno dei momenti più intensi del discorso di Nadella quando, con parole dal sapore gandhiano, da detto:
“When you change the way you see the world, You change the World you see”.
Se cambiate il modo di vedere il mondo, allora cambierete il mondo che vedete. Ed è questo il compito che spetterà a Microsoft prima di tutto.


Satya Nadella: “Se cambiate il modo di vedere il mondo, cambierete anche il mondo che vedrete” - Ultima modifica: 2015-11-23T08:39:20+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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