Come proteggere le elezioni europee dalle fake news: la battaglia di Facebook

Meno di tre anni fa, l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, liquidò come “pazzesca” l’idea che notizie false sulla sua piattaforma avrebbero potuto influenzare l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Oggi, l’azienda ammette di essere sotto assedio da parte di miliardi di account fasulli che cercano di violare i controlli dei sistemi, in modo da influenzare i risultati delle elezioni europee, fare soldi o in generale suggestionare le persone, e ammette di star combattendo contro uno tsunami di notizie false, disinformazione e incitamento all’odio.

La battaglia contro le fake news e fenomeni affini è diventata anche una questione di sopravvivenza aziendale e Facebook vuole che gli utenti e i legislatori sappiano che l’azienda ha intensificato gli sforzi per cambiare la situazione e combattere questo fenomeno.

La battaglia sulle elezioni europee

Questa settimana ci sono voluti più di una dozzina di giornalisti nella “sala dei bottoni” a Dublino, per proteggere le elezioni europee e per mostrare le risorse che Facebook sta riversando nel proteggere il voto in tutto il continente.

Fino al 23 maggio e per diversi giorni dopo, circa 40 persone saranno chine sugli schermi tutto il giorno per monitorare il ritmo mutevole della conversazione online, cercando segni di manipolazione, fake news o incitamento all’odio. Gli addetti sono supportati in questo sforzo da una rete globale che comprende esperti di intelligence delle minacce, scienziati dei dati, ricercatori e ingegneri. Anche persone madrelingua in tutte le 24 lingue ufficiali dell’UE fanno parte del team, ha affermato Lexi Sturdy, che è volata dagli Stati Uniti per gestire la protezione elettorale, dopo aver coordinato un’operazione simile per le elezioni americane di mid-term.

Le dimensioni della minaccia sulle Elezioni Europee

La portata della sfida che affronta Facebook, mentre cerca di eliminare i “bad actor” dal sistema, è sbalorditiva. Richard Allan, vicepresidente per le policy pubbliche, ha dichiarato che l’azienda ha rilevato la presenza 2,8 miliardi di account falsi tra ottobre 2017 e novembre 2018. Oltre a questi account fasulli, ci sono account reali che condividono notizie false, diffondono intenzionalmente disinformazione o promuovono discorsi di incitamento all’odio. L’azienda ha anche iniziato a controllare le persone che vogliono pubblicare annunci politici e si è impegnata a conservare archivi di annunci di campagne online per sette anni.

Elezioni Europee e fake news

Tuttavia, nonostante le risorse impiegate per affrontare i tentativi di manipolare gli elettori attraverso la piattaforma, dalla pubblicità ingannevole all’incitamento all’odio, Facebook ha ancora molto lavoro da fare per sradicare le persone e le reti che chiama “bad actor”.

Solo nell’ultimo mese, giornalisti e attivisti hanno scoperto reti di estrema destra in Spagna che hanno raggiunto circa 1,7 milioni di persone, hanno trovato annunci pubblicati dalla campagna Trump negli Stati Uniti che violavano le regole di Facebook e hanno rivelato una serie di annunci a sostegno della “hard Brexit” che si spacciava per una campagna popolare, ma era, in realtà, coordinata da un veterano influenzatore politico.

Nessuno di questi fenomeni è stato rilevato dagli strumenti di Facebook. Nathaniel Gleicher, il responsabile delle policy di sicurezza informatica, ha affermato che questi tool sono in costante miglioramento, ma ha ammesso che l’azienda non ha ancora la capacità di proteggere completamente le elezioni europee.

“Nessuna organizzazione può affrontare da sola una situazione del genere”, ha sostenuto Gleicher in merito a interferenze e fake news. Il giornalismo e l’attivismo sarebbero quindi necessari per sostenere gli sforzi dell’azienda, ha aggiunto. “Ovviamente mi piacerebbe essere in grado di individuare prima ogni singola operazione – ha affermato – ma la realtà della sicurezza è che si ha bisogno che il maggior numero di persone si concentri sul problema”.

Gleicher ha poi illustrato dettagliatamente il duplice approccio internazionale dell’azienda per fermare questo tipo di abusi. Facebook punta a usare l’intelligenza artificiale per rendere più difficile aggirare il sistema e per accelerare gli sforzi per rimuovere coloro che infrangono le regole. L’obiettivo è “costringere i bad actor a trascorrere il loro tempo cercando di sconfiggere il filtro, piuttosto che cercare di gestire i loro messaggi”, rendendo, quindi, difficile influenzare l’opinione della massa con false informazioni sparse nei momenti cruciali.

Facebook ha rifiutato di fornire esempi di dove sia intervenuto per fermare le persone che prendono di mira le elezioni europee. Ma Sturdy ha affermato che i precedenti successi includono l’identificazione di un picco di incitamento all’odio in Brasile dopo il primo turno delle elezioni presidenziali dello scorso anno. Stando alle sue affermazioni, negli Stati Uniti, durante le elezioni di mid-term, i sistemi automatizzati di Facebook hanno identificato il 90% dei tentativi di influenzare gli elettori, di cui solo il 10% è stato segnalato dagli utenti.

Non c’è modo di sapere, però, quanti tentativi potrebbero essere sfuggiti ai sistemi sia umani che automatici, in particolare per quanto riguarda le votazioni in paesi più piccoli o più poveri e particolarmente a rischio.

Una lacuna nei controlli europei è stata segnalata dal giornalista ungherese Márton Gergely quando ha chiesto ai dirigenti: “perché non dispone di ispettori in Ungheria?”. I principali siti di notizie, tra cui un alleato del governo, sono stati criticati per aver pubblicato notizie false, ma Allan ha detto che l’azienda non ha trovato un partner credibile in loco.

Le prospettive per le elezioni in tutto il mondo

Oltre alle elezioni europee, Allan ha promesso che ci sarà una qualche forma di protezione per tutte le votazioni in tutto il mondo, ma ha rifiutato di fornire garanzie su quali possano essere le misure di sicurezza di base.

“Ci saranno diverse misure messe in atto per diversi paesi a seconda del profilo delle minacce – ha detto, sollevando l’allarmante prospettiva di un sistema di livelli opachi di salvaguardia – Per quanto possibile, mireremo a proteggere tutte le elezioni in tutto il mondo”.

 


Come proteggere le elezioni europee dalle fake news: la battaglia di Facebook - Ultima modifica: 2019-05-07T11:12:36+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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