Project VoCo di Adobe: editare la voce come un testo

Adobe ha presentato alla conferenza Adobe MAX – tenutasi a San Diego – il Project VoCo, uno strumento sperimentale che consente di editare il parlato come se si trattasse di un testo, sulla base di un determinato modello vocale.
Ecco come funziona: il Project VoCo richiede circa una ventina di minuti per fornire un campione da un parlato. Analizza il linguaggio, lo frammenta in fonemi, lo trascrive e crea il modello vocale. Ascoltandolo da vicino è possibile distinguere quando sia stata cambiata una parola, ma probabilmente è una questione di tempo prima che si possa non distinguere una registrazione in presa diretta da una completamente simulata.
Come ha fatto notare Adobe nel corso della presentazione della demo, il progetto non si basa sulla tecnologia di sintesi vocale di tipo tradizionale, ma su quella che Adobe stessa definisce come “conversione vocale”.

Ciò che rende questa tecnologia così interessante è che non viene richiesto alcun intervento manuale. È possibile correggere la trascrizione auto-generata per migliorare la sintesi, ma non è necessario che vengano impostate delle marcature temporali, ad esempio. L’algoritmo esegue questo compito autonomamente.
Questo tipo di tecnologia ha suscitato domande di ogni genere, come: che cosa succede nel momento in cui non puoi fidarti di quello che senti, ovvero se non puoi distinguere una registrazione genuina da una artificiale? Insomma, si tratta di una rivoluzione impattante l’immissione di questa tecnologia sul mercato.
Nel corso dello stesso evento Adobe ha mostrato anche due progetti di editing: il Project Quick Layout – che consente di editare i layout di stampa – e il Project Clover, uno strumento di editing per VR che lavora all’interno della realtà virtuale stessa.


Project VoCo di Adobe: editare la voce come un testo - Ultima modifica: 2016-11-06T12:00:53+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Il pensiero di Papa Francesco su tecnologia e AI: l’eredità di un pontefice visionario

Nel momento in cui il mondo saluta Papa Francesco, riflettiamo sulla sua visione della tecnologia…

2 giorni ago

Luna IntuiCell, il cane robot che impara come un cucciolo: l’era del sistema nervoso digitale

La startup svedese IntuiCell ha sviluppato Luna, un robot quadrupede che non si affida a…

2 giorni ago

Trump firma l’ordine esecutivo per portare l’AI nelle scuole

Gli Stati Uniti lanciano un piano nazionale per introdurre l'IA nelle scuole. Opportunità, rischi e…

2 giorni ago

L’AI generativa entra nel design: ecco la piattaforma italiana che aggiorna l’esperienza d’arredo

Dexelance e Meridiani puntano sull’intelligenza artificiale per aggiornare il processo tra idea progettuale e visualizzazione…

2 giorni ago

BlueIT Innovation Hub: il luogo dove l’innovazione prende forma, mettendo la persona al centro

BlueIT ha inaugurato il suo Innovation Hub nel cuore della Campagna Cremasca. La sede è…

4 giorni ago

Asus Zenbook A14: il laptop AI-ready che pesa meno di un chilo

Lo Zenbook A14 è il nuovo ultraleggero firmato ASUS: design in Ceraluminum™, prestazioni AI con…

5 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011