Tutti sanno che cosa è una patch: è una correzione, un pezzo di software che ripara un errore, ripara i Bug che vengono scoperti solo dopo il rilascio del software stesso. Nel suo significato primario, patch (letteralmente “pezza”) è un termine inglese che indica un file eseguibile creato per risolvere uno specifico errore di programmazione, che impedisce il corretto funzionamento di un programma o di un sistema operativo. Questi file generalmente vengono rilasciati dagli stessi produttori, nell’attesa di pubblicare una nuova versione del software stesso. Le patch servono per evitare un problema concreto, un blocco del programma, perdita di dati, per prevenire una falla nel sistema di sicurezza.
Perché le patch si chiamano così? Perché erano proprio delle pezze. In origine i programmi dei vecchi computer erano incisi in targhette perforate, che all’occorrenza potevano essere modificate tramite delle vere e proprie pezze adesive. Si potevano apportare piccole correzioni alle sequenze programmate applicando porzioni di carta, simili a cerotti, nei buchi della punzonatura che si desidera modificare.
L’immagine mostra l’applicazione di due patch sulla parte superiore di un software per un computer Mark I (del 1944), oggi conservato negli archivi dello Smithsonian Museum di Washington.
Cecilia Cantadore
Dalle email ai call center fasulli, cresce l’uso dello spoofing per truffare utenti e aziende.…
HP ridisegna il futuro del lavoro con l’AI: nuove soluzioni personalizzate migliorano la relazione con…
La nuova serie Zyxel USG FLEX H ridefinisce la strategia di sicurezza per PMI e…
Il Fortinet SMB Summit raddoppia e conferma della cybersecurity per le PMI italiane. Soluzioni integrate,…
Gli strumenti con laser e l’intelligenza artificiale possono contribuire a diminuire il numero di incidenti…
Il Gruppo E stringe un accordo strategioi in ambito AI: con Araneum Group per il…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011