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Meta si lancia sull’intelligenza artificiale

Meta si inserisce nella corsa all’intelligenza artificiale avanzata. Messo da parte il metaverso e stabilizzati i social aziendali Instagram e Facebook, Mark Zuckerberg intende rivoluzionare il mondo dell’Ai. Il Ceo non solo vuole fare concorrenza a OpenAi e Google che ultimamente puntano molto sui propri prodotti innovativi come ChatGpt e Bard, ma mira a creare un’intelligenza artificiale super avanzata in grado di ragionare come un essere umano.

Zuckerberg interessato alla tecnologia AGI

Il nuovo punto d’arrivo per chi lavora nell’AI è la cosiddetta tecnologia AGI (artificial general intelligence), chiamata anche strong AI, ovvero un’intelligenza artificiale che potrebbe imparare a svolgere qualsiasi compito intellettuale che gli esseri umani possono compiere. Zuckerberg ha dichiarato che l’intelligenza generale è ora l’obiettivo della sua azienda, soprattutto per attirare i migliori ingegneri nel campo dell’intelligenza artificiale, in rapida espansione. “Siamo giunti all’idea che, per costruire i prodotti che vogliamo costruire, dobbiamo costruire per la tecnologia AGI”, ha dichiarato Zuckerberg al magazine The Verge. “Penso che sia importante trasmetterlo perché molti dei migliori ricercatori vogliono lavorare su problemi più ambiziosi”.

Gli obiettivi di Meta sull’AI

L’ambizione di raggiungere l’AGI è accompagnata dal timore che le capacità della tecnologia diventino troppo potenti e fuori dal controllo umano. Per ora Meta ha rilasciato il proprio modello di intelligenza artificiale chiamato Llama 2 e Zuckerberg ha dichiarato che i team di Meta stanno lavorando a una versione successiva. Intervenendo a un panel del World Economic Forum di Davos, Nick Clegg di Meta ha dichiarato: “Chiedete agli scienziati e agli sviluppatori una definizione di AGI e otterrete una definizione diversa da ognuno di loro. Non c’è nemmeno un consenso su cosa significhi esattamente AGI. Però è molto più salutare che i governi valutino le implicazioni sociali dell’IA man mano che si evolve, piuttosto che aspettare come hanno fatto con i social media”.

Verso il modello Llama 3

Meta sta addestrando il programma Llama 3 che avrà capacità di generare codice ed è un passo in avanti per il raggiungimento della novità AGI. Come il nuovo modello Gemini di Google, si concentra su capacità di ragionamento e pianificazione più avanzate. “Llama 2 non era un modello leader del settore, ma era il miglior modello open-source”, ha spiegato Zuckerberg. “Con Llama 3 e oltre, la nostra ambizione è quella di costruire prodotti che siano allo stato dell’arte e, alla fine, diventino i modelli leader del settore”. A differenza di altre aziende, il Ceo punta a rendere la tecnologia open-source. Se Meta riuscirà a standardizzare efficacemente lo sviluppo dell’AI rilasciando i suoi modelli apertamente, la sua influenza sull’ecosistema non potrà che crescere. Le parole di Zuckerberg rendono chiaro che l’imprenditore immagina un futuro in cui ci saranno sempre più esseri umani che parlano con le intelligenze artificiali. È evidente che Zuckerberg considera questo futuro inevitabile ed eccitante, indipendentemente dal fatto che il resto di noi sia pronto o meno. L’arrivo di una tecnologia super avanzata potrebbe coinvolgere sempre più utenti nell’utilizzo dell’AI, rendendo la sua diffusione inarrestabile.


Meta si lancia sull’intelligenza artificiale - Ultima modifica: 2024-01-20T22:51:42+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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