Non soltanto Bitcoin: esiste una criptovaluta molto interessante che si chiama Litecoin, è più recente, ed apporta delle migliorie di non poco conto nel campo, ecco perché.
C’è un nuovo tipo di valuta che entusiasma e si presenta come punto di incontro tra investitori, esperti di finanza e appassionati di nuove tecnologie: la criptovaluta.
Dopo l’incredibile successo di Bitcoin, sono state ideate e realizzate tante altre criptovalute, e tra i diversi colossi – Bitcoin ed Ethereum in primis – comincia a farsi spazio anche il Litecoin.
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I Litecoin sono uno strumento di pagamento digitale, una criptomoneta di tipo peer-to-peer progettata da Charles Lee nel 2011, ovvero due anni più tardi rispetto al fratello maggiore Bitcoin. A soli due anni dalla sua nascita – ovvero a Novembre 2013 –, però, ha raggiunto una capitalizzazione pari a 1 miliardo di dollari.
Il fondatore di questa moneta digitale è un ex dipendente di Google che ha avuto un’intuizione brillante ispirata alla già esistente criptovaluta Bitcoin, su cui si basa il concetto stesso di Litecoin, ma rivisitata per ottenere un mezzo di pagamento più efficace.
Come accade per i Bitcoin, anche la struttura su cui si basano i Litecoin necessita di un sistema decentralizzato costituito da diversi computer, e di “minatori” che partecipano alla blockchain.
In sostanza, il sistema dei Litecoin è basato sulla sicurezza della sua blockchain, ma anche sul lavoro di tutti i miners, che si occupano della validazione delle transazioni monetarie avvenute online.
Anche per questa criptovaluta, i minatori che mettono a disposizione la potenza computazionale dei loro computer per validare i processi di pagamento, ricevono poi una ricompensa in Litecoin per il loro lavoro.
Le transazioni sono sicure e protette da una sofisticata crittografia, basata su un algoritmo chiamato Scrypt, e considerato addirittura più sicuro di quello sfruttato dai Bitcoin, con un firewall definito impenetrabile, potente ed efficace.
Sebbene per comprendere le potenzialità ed il funzionamento dei Litecoin si ricorra spesso a parallelismi con i Bitcoin, esistono comunque delle sostanziali differenze con gli stessi, ovvero:
Difficile attribuire un valore ai Litecoin così come succede per i Bitcoin, dal momento che il suo andamento ne varia il valore di continuo, e dipende soltanto dalla richiesta del mercato.
Al momento attuale, un Litecoin vale poco più di 140 dollari, ma è necessario tenere sotto controllo il trend dinamico della criptovaluta da siti dedicati come coinmarketcap.com
Anche per i Litecoin esistono dei portafogli digitali dedicati che permettono di conservare la moneta virtuale e di tenerla al sicuro, sia per effettuare pagamenti che per utilizzarli come riserva di denaro.
Questi portafogli sono detti wallet, e conservano al loro interno i Litecoin posseduti.
Possono essere di tre tipi:
È quindi possibile conservare Litecoin attraverso appositi programmi installati sui computer, oppure in applicazioni per smartphone dedicate, o ancora su supporti di memoria fisici.
Negli ultimi anni si è molto concentrata l’attenzione del grande pubblico sulle criptovalute, per diversi motivi, ma perché si dovrebbe pensare di comprare proprio i Litecoin?
Per varie ragioni, come:
Scendendo nello specifico, in quanto criptovaluta – almeno al momento – è interessata da un andamento positivo costante nel tempo, che permette una crescita del valore sul quale si può giostrare acquistando quando il loro prezzo è più basso per poi rivenderli quando si verifica uno dei frequenti picchi.
Allo stesso tempo, se ancora non si è in possesso di criptomonete ma si ha intenzione di acquistarne, è possibile approfittare di un costo inferiore rispetto a quello del Bitcoin, potendo contare anche su transazioni più veloci e costi di commissione inferiori.
Infine, chi si lancia nell’universo di queste criptovalute in genere può essere attratto dalla facilità e sicurezza dei pagamenti in tutto il mondo, oppure dall’idea di avere un salvadanaio con una riserva a medio o lungo termine.
Di recente era stato avviato un notevole progetto relativo ai Litecoin, una tentata spinta alla diffusione per farsi conoscere anche tra tra commercianti e clienti, che avrebbe permesso di apprezzare più facilmente la bontà di questa valuta attraverso l’ausilio di una carta fisica con circuito Visa.
In sostanza, chi possedeva un wallet di Litecoin poteva collegarlo alla carta Visa, ed utilizzare poi la carta per effettuare pagamenti: al momento della transazione con la carta veniva effettuata una conversione automatica, permettendo al commerciante di ottenere subito il pagamento in euro o dollaro. Per chi, invece, non aveva a disposizione un wallet, esisteva comunque la possibilità di ricaricare la carta in euro o dollari, convertiti poi in Litecoin.
L’obiettivo di questa strategia era di rendere i Litecoin più appetibili per tutti in quanto potente e conveniente mezzo di pagamento, ma ad un mese dall’inaugurazione di LitePay lo scorso 26 Febbraio, la società ha dovuto chiudere i battenti.
Il motivo sarebbe relativo a fondi insufficienti per portare avanti il rivoluzionario servizio.
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