di Rosa Giuffè
VMware ha chiuso il 2015 catalogandolo come un anno strepitoso grazie a un fatturato complessivo pari a 6,57 miliardi di dollari, oltre 500.000 clienti e 75.000 partner.
Per ciò che riguarda il mercato italiano VMware ha chiuso l’anno finanziario posizionandosi come seconda Country in Europa. Il dato interessante è legato alla tipologia di prodotti o servizi venduti che ci dimostrano quanto il mercato sia costantemente in evoluzione. Oggi solo il 35% del fatturato dell’azienda è composto dall’offerta tradizionale del proprio core business, tutto il resto è classificato ‘non core’ ovvero fatturato risultante da non core business come il mondo mobility, e da soluzioni come nsx (piattaforma di virtualizzazione della rete per il Software-Defined Data Center) o ancora con Virtual SAN (soluzione che semplifica l’iperconvergenza di infrastrutture ottimizzandone le prestazioni).
La conferma che questo trend stia diventando il vero business per tutto il mercato di riferimento è arrivata anche dal Mobile World Congress di Barcellona. Le più grandi aziende del settore hanno presentato soluzioni che mirano all’iperconvergenza: i server tradizionali, così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi, piano piano scompariranno e lasceranno spazio a strutture iperconvergenti e altamente flessibili.
Nel futuro di VMware lo sviluppo di nuove soluzioni e la partnership con IBM
La stessa VMware pochi giorni prima ha annunciato un’importante partneship con IBM che permetterà di accelerare il processo di adozione e di sviluppo di cloud ibridi (si potranno connettere ad esempio 45 data center in modo trasparente e flessibile in tutto il mondo). L’ennesimo goal per l’azienda che radica definitivamente le fondamenta per lo sviluppo anche e soprattutto in questo mercato.
Qual è il segreto di un’azienda che in pochi anni riesce a imporsi nel proprio settore e continua a migliorare? Le soluzioni che propone VMware sono all’insegna della semplicità, del costante miglioramento dell’attenzione al cliente che prima di tutto è rappresentato dal proprio dipendente.
Come essere sensibili a queste (digital) trasformazioni?
Ascoltando il cliente per eccellenza: il tuo dipendente o collaboratore interno. Una buona soluzione di mobility user experience si sviluppa solo così. È sempre Rotondo che ha ricordato quante siano le sfide che quotidianamente un’azienda affronta: il 70% dei dipendenti di un’azienda vorrebbero tenere il proprio pc, ci sono ‘guerre’ interne quotidiane per tenersi i talents aziendali e l’esigenza di creare e sviluppare prodotti user friendly, ma sicuri. Insomma torniamo sempre al concetto base: la tecnologia e l’innovazione senza l’umanità e la passione dell’uomo è inutile.
L’innovazione che caratterizza VMware nasce grazie alle persone
La parola ai clienti perché è da loro che arrivano i feedback migliori
Una community online privata ed esclusiva a supporto dell’azienda
VMware deve in parte il suo sviluppo ai feedback che arrivano dagli stessi utilizzatori che di fatto diventano così una sorta di reparto ‘R&S Top’. In Italia gli utenti VMware sono circa 120.000. Circa 1000 di loro hanno creato una community nella quale si scambiano commenti. Una community molto rigida ed esclusiva in cui se non partecipi vieni eliminato e nella quale non vogliono nessun dirigente ufficiale di VMware. Questa community, per l’azienda rappresenta una miniera d’oro di informazioni che si trasformano in possibilità di anticipare i competitors. Allo stesso tempo l’azienda comunica con i più fedeli utilizzatori ripagando questa fedeltà con news, preview sulle implementazioni e supporto: un vero customer care 3.0.
VMware ha il pregio di aver recepito i grandi cambiamenti organizzativi aziendali e li ha trasformati in soluzioni: è stata in grado di creare un prodotto omogeneo, che permette di usare qualsiasi applicazione in qualsiasi luogo da mac a android percependo prima di altri che oggi il work space non è più nelle mura dell’azienda ma è ovunque e per accelerare i processi dell’azienda è necessario facilitare i processi che mirano a semplificare questi passaggi come ad esempio il non dover più ricordarmi password di accesso. Il software di automazione del cloud Realize Automation, ad esempio, permette di avere la connessione tra cloud privato e pubblico e di investire così i budget in modo lungirimante. Un data center tradizionale arriva a far spendere alle aziende fino all’80% del budget previsto per poi a volte rendersi conto che internamente la struttura non è sicura: è come se costruissimo hotel splendido a cinque stelle che però non ha le chiavi di sicurezza per ogni singola camera, chi lo frequenterebbe? La sicurezza che garantisce VMware non ci fa più preoccupare e ci fa pensare solo a collaborare.
Siamo all’alba di una grande rivoluzione tecnologica che sarà il nostro futuro e VMware ci sta accompagnando a scoprirla.
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