Stampare conviene e non solo perché la carta è tra le risorse più ecologiche del mondo. Conviene perché i nuovi strumenti sono molto più che stampanti. “Già oggi – ha spiegato Luca Motta, (nella foto) PPS, Printing Category Director, HP – si stampa in maniera molto diversa rispetto al passato. L’evoluzione dei contenuti ha portato con sé l’evoluzione della stampa che oggi è un tutt’uno con la Rete. Direttamente dal telefonino si possono trasferire le informazioni sul foglio di carta, così come i big data stanno creando nuove informazioni da visualizzare al meglio sulla carta. Nei prossimi anni questi cambiamenti saranno ancora più intensi, dobbiamo immaginare una stampa in grado di interfacciarsi con qualunque dispositivo. Grazie alla tecnologia Nfc (Near field communication) potremo inviare i dati da stampare a qualunque printer, solo sfiorandola”.
Soprattutto la stampa diventerà sempre più personalizzata, sia a casa che negli uffici, sarà l’utente a decidere formati e modalità .
La tecnologia che emerge in questo panorama connesso è l’ink-jet, su cui HP punta molto.
“È l’unica tecnologia che consente un’altissima qualità– ha spiegato Motta – ma anche una grande produttività per gli uffici, velocità da primato e bassi costi di gestione”. D’altronde i grandi sistemi di stampa industriale analogica sono di fatto delle gigantesche ink-jet, in cui il colore liquido viene versato (con vari strumenti) sulla pagina.
HP punta sulla sua tecnologia PageWide array. Si tratta, in pratica, di una testina di stampa larga quanto l’intero foglio, che rimane immobile, è il foglio a spostarsi e a passare sotto gli infiniti microfori. Questo consente di migliorare in maniera significativa la velocità (senza perdere in qualità), di abbattere il rumore (riducendo le parti meccaniche in movimento), di garantire maggiore affidabilità (perché l’elemento più complesso non subisce stress).
Questa tecnologia ha permesso alle stampanti ink-jet di HP di essere utilizzate in ambienti ad alta produttività, riducendo anche i consumi di energia elettrica, perché non è necessario scaldare ad alte temperature i grandi elementi tipici della tecnologia laser.
L’evoluzione della stampa non riguarda solo l’hardware, ma proprio il concetto che, soprattutto nelle aziende, sarà sempre più un servizio.
“I documenti con cui lavoriamo sono ormai ibridi – ha spiegato Motta – alcuni nascano sulla carta, altri sono nativamente digitali, ma tutti devono entrare nel flusso di lavoro delle aziende e i sistemi di printing dovranno sempre più essere integrati in un ambiente dotato di un intelligenza software in grado di governare questi documenti così diversi e mantenere l’efficienza in ogni flusso”. La stampa sempre più come servizio, come un elemento di un più ampio ambiente. Per questo diventeranno sempre più improntanti gli Mps, ovvero Managed print services. “HP da tempo offre questa possibilità – ha sottolineato Motta – oggi anche per le piccole realtà, di trasformare cioè la stampa in un servizio molto personalizzato in cui il cliente può risparmiare sui costi e avere molte funzionalità aggiuntive”.
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