Sono più di 4.500 le Startup innovative in Italia e crescono ad una velocità esponenziale: +76% rispetto allo scorso anno. La Lombardia guida la classifica con 1.002 startup, seguita dall’Emilia Romagna con 536 e dal Lazio con 443. Ma la buona notizia è che si moltiplicano anche al Sud (soprattutto a Napoli) e nelle province più piccole (come Trento).
A settembre 2015, le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese sono oltre 4.500, esattamente 4.569 e sono cresciute del 76% rispetto al 2014.
On questi numeri non sono comprese tutte le startup, ma quelle che la normativa italiana definisce come “startup innovative” ovvero: società fondate da non più di 48 mesi, non derivanti da vendite o scissioni di aziende preesistenti, che investono almeno il 15% in ricerca e sviluppo e hanno almeno una persona in possesso di un dottorato di ricerca tra i dipendenti, devono anche aver registrato un brevetto (o almeno un software proprio).
Ideate dal legislatore nel 2012, già nel 2013 hanno sfiorato le 1.300 unità ma hanno avuto un ulteriore boom nel 2014, a settembre 2014 erano già 2.583.
Delle 4.569 startup attive ad oggi oltre tre quarti è attivo nel settore dei servizi, poco più del 18% nell’industria e il 4% nel commercio.
Più nel dettaglio, quattro imprese su 10 operano nelle attività terziarie più fortemente legate alle nuove tecnologie (produzione di software, consulenza informatica e servizi di informazione), mentre una quota del 16,7% si occupa di ricerca&sviluppo.
All’interno del settore manifatturiero, la prevalenza va all’ICT, ossia a quei comparti che sviluppano la parte hardware e le altre tecnologie di base (strumentazioni elettriche ed elettroniche).
Il 23% è attivo principalmente sul mercato internazionale (si sfiora però un terzo del totale nel caso delle manifatturiere) e il 34% su tutto il territorio nazionale, mentre, all’opposto, appare contenuta (30%) la quota delle startup che si muovono soprattutto sul mercato “di prossimità” (provinciale o regionale
Questa voglia di fare impresa emerge sia dai dati ufficiali della sezione speciale del Registro delle imprese delle Camere di commercio, sia da una specifica indagine promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.
Il Nord Ovest è l’area che ospita il maggior numero di start up (in particolare la Lombardia e Milano), seguito dal Nord Est (con buone performance dell’Emilia Romagna e, a livello provinciale, di Trento). Significativo e degno di attenzione è però il contributo fornito dal Mezzogiorno, di poco inferiore a quello del Nord Est e pari a quello del Centro. L’orizzonte di riferimento commerciale delle startup innovative risulta relativamente ampio.)
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