Compie vent’anni e già guarda al 2020, Itway, con un fatturato calcolato lo scorso anno in 100 milioni di euro. Il campus all’IBM client center di Milano è stata l’occasione per un bilancio dei due decenni e soprattutto per scrutare l’orizzonte ormai prossimo.
di Sarah Valtolina
Tra le novità presentate da Cesare Valenti, executive vice president di Itway, c’è il progetto 4Science, ramo della Itway spa, società dedicata alla gestione, conservazione e sicurezza dei dati scientifici e culturali ad elevata densità. I big data, tanto preziosi quanto di complessa gestione, che raccolgono studi e informazioni scientifiche, di musei, università, biblioteche e fondazioni.
“L’Italia ha un importante know-how nel settore del trattamento dei dati scientifici, con una lunga tradizione nata nel secondo dopoguerra nella fisica e poi sviluppatasi in ambiti diversi quali, ad esempio, quello dei beni culturali” ha spiegato Valenti. “4Science è la prima iniziativa privata italiana in quest’area, e intende offrire agli enti scientifici e culturali di tutto il mondo le esperienze e le competenze di un team di professionisti di grande e riconosciuto valore internazionale, in grado di supportarli in ogni fase del progetto di ricerca”.
Pronti per l’imminente sfida 2020, Itway arricchisce il portfolio di soluzioni e prodotti con Scalix, pensato per l’e–business e la messaggistica aziendale. La tecnologia di Scalix si basa su una piattaforma collaborativa aperta basata su Linux, che consente di integrare in maniera trasparente all’utente tutte le funzionalità legate alle directory Ldap, allo storage San e Das e all’utilizzo corrente di Outlook ed Exchange. “In un momento in cui la mobilità in azienda è diventata la norma, poter disporre dei propri calendari e della propria corrispondenza in tempo reale da qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo non è più una semplice comodità, ma è diventato un indispensabile requisito di produttività” ha concluso Valenti.
A fare di Itway leader nel settore sono anche i suoi partner, come iNebula, che ha portato in Italia l’iniziativa internazionale “The things network”, nata lo scorso anno ad Amsterdam, capace di fornire accesso a una rete wireless intelligente tramite i propri gateway, collegando gli oggetti a una smart platform in logica IoT. Moltissime novità per un campus che è vetrina di un futuro che è già qui.
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