Il 65% degli italiani ha messo a frutto il tempo passato in quarantena per iniziare un nuovo hobby o sviluppare nuove competenze. La cucina è stata uno dei più grandi passatempi degli italiani durante la pandemia come abbiamo potuto apprendere anche dalle parole più cercate su Google nel Belpaese durante il 2020. Ma non solo. Da un sondaggio condotto da Babbel, piattaforma online per l’apprendimento delle lingue, per combattere l’isolamento da lockdown, un italiano su 5 infatti ha approfittato della quarantena per imparare una lingua straniera.
Il 72% degli intervistati (6 mila utenti di Babbel che si sono iscritti tra marzo e agosto 2020) ha trovato più facile studiare le lingue in questo periodo rispetto agli anni precedenti soprattutto grazie al maggior tempo a disposizione, ma anche grazie al minor numero di distrazioni e alla rinvigorita motivazione. Uno dei motivi che ha spinto il 58% degli Italiani a rafforzare le proprie competenze linguistiche è stato il voler sfruttare il tempo in modo proficuo cercando di migliorarsi. Il benessere psico-fisico è stato un altro importante fattore. Infatti, il 97% degli italiani che si sono dedicati all’apprendimento di una lingua dichiara che questa nuova attività stimolante e piacevole li abbia aiutati a far fronte all’isolamento da lockdown.
Inoltre dal sondaggio è emerso che una delle poche cose che non è cambiata quest’anno è la voglia di comunicare con gli altri, nonostante fosse possibile solo in maniera digitale. Tanto che la gente di tutto mondo ha passato più tempo che mai a inviare messaggi, e-mail e a fare videochiamate. Inoltre, le persone si sono anche rivolte all’apprendimento delle lingue per sentirsi meglio e stare insieme. Più della metà degli intervistati (56%) ne ha tratto una sensazione di realizzazione, il 28% di felicità e il 13% di connessione con l’altro.
Il sondaggio infatti ha rilevato che, seppure fare nuove conoscenze quest’anno fosse più complicato del solito, il 24% dei millennials italiani ha stretto amicizia anche con persone di altri paesi. Questo è stato possibile soprattutto grazie ai social media (45%), ma anche agli amici in comune, alle app di incontri o ai tandem linguistici.
L’82% non ha esitato a comunicare con loro in inglese o in un’altra lingua diversa dall’italiano, confutando l’idea spesso comune che porta a pensare che gli italiani siano meno propensi a parlare una lingua diversa dalla propria rispetto ad altri paesi.
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