“Il nostro compito è di trasformare questa azienda. Ecco perché abbiamo organizzato un evento power point freee, nessuna chart, nessuna presentazione” (Enrico Cereda, Vice President Global Technology Services IBM Italia)
di Daniela Schicchi
Quest’anno IBM che ha scelto di creare un evento che potesse raccogliere il meglio del lavoro fatto nell’anno passato (e non solo) e di invitare clienti, giornalisti e sviluppatori a vivere una giornata di approfondimento, conoscenza e curiosità.
Oltre 400 persone hanno affollato l’evento che ha visto susseguirsi sul palco personaggi e case history di successo tutte firmate dalle soluzioni IBM. Indubbiamente il cloud è stato sotto i riflettori per gran parte della giornata.
“Il cloud resta un abilitatore dei processi innovativi” ha dichiarato Enrico Cereda durante uno dei suoi interventi, che ha anche riconosciuto l’inarrestabile tendenza verso il mobile: “La piattaforma di riferimento per tutte le innovazioni che verranno è il mobile. Non si può non riconoscerlo”.
Secondo cuore della giornata è stato Bluemix, la piattaforma Saas su cloud. Facilmente scalabile e implementabile, è stata arricchita di un gran numero di servizi caratterizzati dall’essere open source, dall’avere importanti aree di sperimentazione e un open standard in grado di offrire ampi margini di sviluppo.
Basato su Cloud Foundry, Bluemix ha fatto grandi passi avanti da quando è stato annunciato, aggiungendo diverse funzionalità quali: servizi di Cloud Integration per collegare e integrare soluzioni PaaS, applicazioni cloud di terze parti e sistemi on-premise; servizi Internet of Things per registrare e collegare al cloud microprocessori e sensori integrati “machine to machine”; servizi di data e analytics per erogare applicazioni Web e mobile incentrate sui dati, che forniscono informazioni in base alle quali agire, prevedere eventi e migliorare i processi decisionali e servizi DevOps che mettono a disposizione degli sviluppatori e degli operatori IT un ambiente di sviluppo rapido, aperto, integrato e scalabile.
Queste sue caratteristiche sono alla base della partnership ufficiale instaurata e annunciata tra IBM e Codemotion, come ha dichiarato Mara Marzocchi, Co-Founder Codemotion: “Bluemix si è rivelata, per noi, una piattaforma perfetta proprio per il suo approccio open che permette agli sviluppatori di dare il loro contributo alla soluzione per implementarla e ottimizzarla in base alle loro esigenze.
La possibilità di interfacciarsi in modo molto semplice con tool di terze parti consente agli sviluppatori di potersi dedicare, esclusivamente, a questioni di codici…” ha concluso Marzocchi. Grazie a questa partnership internazionale, Bluemix, verrà portato a oltre 30 mila sviluppatori e a tutte le maggiori comunità per consentire agli utenti di provarlo e testarlo sul campo. Questa strategia divulgativa si aggiunge ai due canali di formazione e divulgazione già utilizzati da IBM e rappresentati dai Blue Days e dalla consulenza diretta degli specialisti aziendali.
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