Google Search cambia: mai più di due risultati dallo stesso sito

Google Search cambia, in meglio. Buone notizie per tutti quelli che si sentono frustrati quando cercano qualcosa su Google e ottengono una pagina di risultati che provengono tutti dallo stesso sito. A pochi giorni dall’annuncio del cambio di look di Google Search, l’azienda ha annunciato su Twitter un nuovo cambiamento pensato per offrire più opzioni tra cui scegliere nella pagina dei risultati. Il gigante della tecnologia ha affermato che questo aggiornamento della ricerca Google ha lo scopo di offrire e mostrare più siti per dare agli utenti un maggior numero di opzioni. In concreto, questo significa che d’ora in poi non compariranno più di due risultati top provenienti dallo stesso sito web. O meglio: Google potrebbe ancora proporre più di due risultati dallo stesso sito web, ma solo se i suoi algoritmi determineranno che questi sono altamente pertinenti per una determinata ricerca. In generale, ad ogni modo, sembra che possiamo aspettarci una pagina di risultati più diversificata rispetto a prima.

Aggiornamento della ricerca Google: come funzionerà

Poiché la nuova funzionalità è basata sul dominio, tratterà i sottodomini e i loro domini root come parte di un solo sito web. Quindi, Google mostrerà comunque solo i due risultati migliori e li considererà come siti web separati solo se trova più di due di pagine altamente pertinenti.

Come alcuni hanno sottolineato su Twitter, per il momento l’aggiornamento non sta funzionando perfettamente, e Google a volte propone ancora un po’ troppi risultati provenienti da un singolo dominio. Danny Sullivan, il responsabile per la Ricerca di Google, ha affermato che l’azienda continuerà a lavorare per migliorare sempre più questa funzione.


Google Search cambia: mai più di due risultati dallo stesso sito - Ultima modifica: 2019-06-12T09:49:24+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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