A distanza di un paio di mesi dai provvedimenti di riduzione dello sviluppo di Daydream VR, Google riapre la piattaforma, consentendo a chiunque di sottoporre un’applicazione oppure un’esperienza utile alla proficuità del programma di VR mobile del gigante di Mountain View.
In precedenza, la compagnia aveva lavorato con un gruppo selezionato di partner alla costruzione di applicazioni destinate alla piattaforma in modo da coinvolgere gli sviluppatori potenzialmente interessati ad avvalersi del progetto, in una sorta di invito alla prova a Daydream VR.
Le applicazioni e i giochi di Jaunt, Within, Lucid Sight e altri sono stati tra i primi ad apparire nel Play Store, ma adesso Google è pronto a condividere alcune delle chiavi fondamentali e lasciare così che gli sviluppatori si possano scatenare con Daydream. La maggior parte di queste disposizioni puntano a concentrarsi sul comfort degli utenti, assicurando che siano proprio loro a dirigere le nuove iniziative di sviluppo.
Attualmente Google Daydream VR è disponibile soltanto per pochi telefoni, come il Google Pixel e Pixel XL, ma un numero crescente di smartphone sta conseguendo la certificazione Google Daydream VR che apre agli utenti che dispongono della strumentazione adeguata mobile, diverse possibilità che possono andare dall’alta qualità alla VR a bassa latenza.
Con questa novità Google è certa dell’invasione di applicazioni che approderanno sulla piattaforma e che consentiranno agli utenti di dare il via a numerosi test.
Tra i competitor diretti di Google c’è Samsung con la sua piattaforma Gear VR, che però non dispone né di un bacino di utenza pari a quello di Google Play Store né della varietà di dispositivi compatibili del gigante della tecnologia. Non stupirebbe se Google mettesse a disposizione nuovi strumenti in tempi brevi.
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