Il World Economic Forum presenta a Ginevra il Global Internet Technology Report 2015, una analisi che prende in considerazione, in base a numerosi parametri tecnologici, economici e sociali la network readiness di 143 paesi del mondo (NRI – Network Readiness Index): in altre parole, la loro capacità di evolvere e offrire ai cittadini ed alle imprese tutte le opportunità che oggi sono abilitate dalla tecnologia ICT, nell’era dell’Internet of Everything.
L’Italia quest’anno ha migliorato il suo risultato nel Network Readiness Index (NRI): si posiziona al 55° posto, guadagnando tre posizioni rispetto all’anno precedente. La posizione è ulteriormente migliorabile intervenendo sulle dimensioni e direzioni che possono mettere in grado il nostro Paese di sfruttare al meglio l’impatto economico e sociale dell’evoluzione tecnologica.
Robert Pepper, Vice President Global Technology Policy di Cisco, in un capitolo del report dedicato all’impatto dell’ICT sullo sviluppo, evidenzia un paradosso. A livello globale, esiste una correlazione tra la crescita economica, la riduzione delle diseguaglianze e lo sviluppo tecnologico: questa correlazione può spezzarsi, però, se nei singoli paesi non si agisce per fare in modo che tutti possano accedere alla rete in modo efficace e sostenibile, utilizzarne le risorse, comprenderne il valore. C’è una soglia minima di penetrazione culturale e infrastrutturale della tecnologia che va superata per creare uguaglianza di opportunità a prescindere dal reddito, dal genere di appartenenza e dal contesto socio-economico.
I dati contenuti nel Global Information Technology Report di quest’anno non lasciano dubbi sul fatto che l’adozione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione abbiano un effetto positivo sul reddito e sulla crescita nelle popolazioni e nei paesi a più basso reddito. Comunque, la sfida per accelerare l’adozione dell’ICT in particolare nei gruppi a basso reddito rimane aperta. Combinare l’impatto positivo dell’ICT sulla crescita economica con interventi mirati che abbiano l’obiettivo di alleviare la povertà migliorerà il benessere dei cittadini ovunque essi vivano, ma specialmente di quelli che si trovano in assoluta povertà, alla base della piramide economica.
“Il motore dello sviluppo si riavvia facendo in modo che tutti i cittadini e le imprese, ovunque si trovino e quale che sia il loro profilo, abbiano accesso all’infrastruttura e alla cultura digitale che sono necessarie per crescere ed innovare. Perché ciò avvenga, giova una visione istituzionale e politica che annetta all’ICT il suo reale valore, sostenuta dalla massima collaborazione e disponibilità da parte di chi nel settore ICT opera” ha commentato Agostino Santoni, l’AD di Cisco Italia.
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