Evo di Ozobot, il robot che insegna a programmare

Qualche anno fa era stato Bit, sempre di Ozobot, a impressionarci con il suo modo di insegnare la programmazione: i bambini dovevano semplicemente disegnare delle linee su un foglio di carta oppure sulla schermata di un dispositivo predisposto e in questo modo programmavano il minuscolo robot. Con il tempo e prendendo poi la mano, potevano iniziare a programmare anche via dispositivo mobile o computer.

Ozobot ha fatto passi avanti in modo significativo e con il suo Evo sarà possibile interagire con un mini robot dotato di luci, casse e sensori che interagiscono con l’ambiente che li circonda. Per rendere l’idea, immaginate un droide più piccolo di una palla da biliardo, in stile Star Wars, programmabile a vostro gusto.

A differenza dei dispositivi realizzati fino ad ora, destinati a bambini e ragazzi, Evo vuole irrompere tra i teenager e gli universitari. Il CEO di Ozobot, Nader Hamda, ha spiegato così il nuovo target al quale Evo punta: “Il nuovo bot risulta accattivante per studenti più grandi perché è in grado di fare molto di più rispetto ai modelli che lo hanno preceduto. Sa esplorare autonomamente e reagire ai cambi di ambiente, come, ad esempio, se lo si solleva con una mano o lo si blocca. Ha poi una propria personalità, grazie all’aggiunta di luci e suoni”.

Evo è controllabile da remoto, attraverso la nuova app di Ozobot, con la quale lo si può programmare e anche far sì che chi lo possiede possa interagire con altri proprietari. Si potrà fare squadra con un amico in qualsiasi parte del mondo e far muovere i bot a specchio contemporaneamente, condividendo le immagini via webcam. Si può persino impostare una serie di movimenti per farlo danzare. La Ozobot, inoltre, sta lavorando allo sviluppo di una piattaforma social dedicata a chi ha un Evo, così da agevolare le comunicazioni tra gli utenti direttamente via app.

Evo è predisposto per il linguaggio OzoBlockly (basato sul Blockly di Google) attraverso il quale si costruiscono i comandi per mezzo di un’interfaccia block-face, basata su un Javascript.

Forse non poteva esserci momento migliore per invogliare i ragazzi a cimentarsi nella programmazione, perché l’idea di decidere cosa si vuole che un robot faccia, incuriosisce chi ha una spiccata passione per la tecnologia.
La difficoltà maggiore in fase di programmazione consisterà nell’individuare quale delle soluzioni possibili valga l’investimento di tempo necessario per ottenere dei risultati, tale processo infatti non è esattamente immediato. Finora sono stati distribuiti dei robot in 2.000 scuole raggiungendo circa 500.000 ragazzi.
Evo di Ozobot sarà disponibile nei negozi a partire dal 1° novembre ad un prezzo di 100 dollari. Sarà possibile acquistarlo in versione bianca o nerae renderlo ancora più personalizzato per mezzo delle cover in vendita separatamente.


Evo di Ozobot, il robot che insegna a programmare - Ultima modifica: 2016-09-14T14:09:23+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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