La paura dei robot si fa strada anche tra i più avveniristico degli imprenditori, ovvero Elon Musk. – Unione fra robot e umani, ridimensionamento dell’intelligenza artificiale e paura dei droni assassini: Elon Musk si è confidato con il sito Axios durante un’intervista di fine anno e ha fatto il punto della situazione sul suo lavoro e sul mondo della tecnologia, di cui è diventato uno dei massimi esponenti al mondo.
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Il fondatore di PayPal, inventore, capo delle aziende Tesla e SpaceX (nonché di molte altre idee tech, fra Hyperloop e lanciafiamme, che negli ultimi anni l’hanno messo spesso al centro dell’attenzione) ha parlato delle proprie visioni del futuro e degli aspetti negativi degli estremi della tecnologia. All’inizio Musk si è concentrato sull’intelligenza artificiale, un tema molto caldo destinato a occupare gli interessi di buona parte della Silicon Valley nei mesi a venire. Musk ha detto che l’intelligenza artificiale è “solo intelligenza digitale e, dato che gli algoritmi e l’hardware migliorano, l’intelligenza digitale supererà di gran lunga l’intelligenza biologica a breve. Siamo molto indietro, siamo come bambini in un parco giochi. Non stiamo prestando attenzione a questo sviluppo veloce, ci preoccupiamo di cose piccole ma non se l’intelligenza artificiale distruggerà l’umanità. È folle. La mia fiducia nell’umanità è stata un po’ scossa quest’anno, ma sono ancora positivo sul nostro futuro”. Insomma Elon Musk ha paura dell’intelligenza artificiale e visto i suoi studi in merito c’è da temere.
La paura dei robot di Elon Musk, l’imprenditore nato in Sudafrica e di cittadinanza americana, è molto specifica.
Gli umani rischiano di fare la fine delle scimmie, relegate in aree ristrette della Terra. Ciò potrebbe accadere, ha detto, “se non rispondiamo con più urgenza alla terribile e sempre più reale minaccia di macchine che possiedono esponenzialmente più conoscenza dell’umanità intera. Quando una specie di primati, come l’homo sapiens, divenne molto più intelligente di altri primati, spinse tutti gli altri in habitat molto piccoli. Per questo ci sono pochi gorilla di montagna, oranghi e scimpanzé che ormai occupano piccoli angoli del mondo se non addirittura sono relegati in gabbie o zoo. Anche le giungle ormai sono definite in modo limitato, come una specie di grandi aree protette. Questo è un possibile scenario per noi”.
La paura dei robot può essere però superata. Quale è la soluzione per evitare questo futuro quasi apocalittico per l’umanità? Secondo Musk è quello di unire le menti umane all’intelligenza artificiale, una pratica che lui stesso sta portando avanti con la start up Neuralink. “L’aspirazione a lungo termine con Neuralink è quella di raggiungere una simbiosi con l’intelligenza artificiale. Al fine di ottenere una sorta di democratizzazione dell’intelligenza, così da non essere monopolisticamente mantenuta in una forma puramente digitale da governi e grandi corporazioni. Grazie a un elettrodo collegato ai neuroni a livello microscopico che verrà impiantato nel cranio. Credo che questo possa essere fatto, probabilmente è nell’ordine di un decennio” è sicuro Musk che ha parlato anche dei possibili lati negativi dell’AI.
La paura ei robot non è l’unica a spaventare Elon Musk, ci sono anche i droni, una sorta di robot teleguidati.
“Si può creare uno sciame di droni assassini con pochissimi soldi. Prendendo solo il chip ID del riconoscimento facciale che viene utilizzato nei cellulari e avendo una piccola carica esplosiva e un drone standard. Poi basta fare una griglia dell’edificio fino a quando non si trova la persona che si sta cercando… nessuna nuova tecnologia è necessaria”.
Ma forse una minaccia ancora più grande, ha detto, è “la propaganda che questa tecnologia può creare. L’intelligenza artificiale può lanciare un messaggio guardando i feedback online e reagendo alle notizie, quindi rendendo il messaggio leggermente diverso in pochi millisecondi e scatenando altre reazioni”.
Musk ha detto che Washington sta perdendo una guerra per controllare l’intelligenza artificiale: “Il modo in cui viene attuata la regolamentazione è lento e lineare e stiamo affrontando una minaccia esponenziale. Questo, in poche parole, è il problema”. Il 2019 sarà un anno di cambiamenti per il mondo tech ed Elon Musk sarà come sempre in prima fila.
di Andrea Indiano – corrispondente da Los Angeles / USA
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