Dagli spostamenti in vista del Natale fino alla riapertura di bar e ristoranti vediamo quali sono le novità di cui bisogna essere a conoscenza
Da domenica 13 dicembre numerose regioni tra cui Lombardia, Piemonte e Toscana (dal 20 dicembre?) passeranno da zona arancione a zona gialla con il conseguente allentamento delle restrizioni tipiche di una fascia ritenuta a maggior rischio. A spingere le autorità verso questa decisione, il trend dei contagi in diminuzione e i numeri minori dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva. Ma in sostanza cosa cambia da zona arancione a zona gialla? Vediamo le novità introdotte e le nuove regole da rispettare.
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Cosa cambia da zona arancione a zona gialla, riaprono bar e ristoranti
Una delle novità più “piacevoli” è sicuramente quella della riapertura di bar e ristoranti. In area gialla, infatti, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti con possibilità di consumo all’interno dalle 5 alle 18. Dalle 5 alle 22 è consentita anche la vendita da asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Dopo le 18, l’ingresso e la permanenza da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
Spostamenti liberi dalle 5 alle 22
Nell’area gialla è consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
Negozi aperti ma ci sono limitazioni
Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Restano comunque chiuse piscine, palestre, teatri e cinema. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione del trasporto scolastico. Saracinesche giù per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine. Attività ferme anche nei bar e nelle tabaccherie (per i giochi).
Spostamenti sì ma solo tra aree gialle
Il transito nelle aree con restrizioni agli spostamenti diverse dalla propria (rossa o arancione) è consentito liberamente, dalle ore 5.00 alle ore 22.00, se si è diretti verso altri territori ricompresi nell’area gialla, senza necessità di motivazione. Dalle 22.00 alle 5.00 è consentito esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Esclusivamente per le stesse comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute è consentito anche, 24 ore su 24, il transito con destinazione finale nell’area arancione o in quella rossa.
Cosa cambia in zona gialla dal 21 dicembre
Attenzione però. Sebbene in zona gialla dal 21 dicembre ci saranno regole diverse sugli spostamenti. Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, in tutta Italia, indipendentemente dalla zona in cui si trova la propria Regione (dunque anche per la zona gialla), ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome (Trento e Bolzano).
Nello stesso periodo è vietato anche spostarsi nelle seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma. Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è al momento vietato (anche in zona gialla) ogni spostamento tra Comuni: le uniche eccezioni previste sono quelle legate a esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità (tra le quali rientrano l’assistenza a un familiare non autosufficiente, la visita a figli minorenni se si è separati o divorziati e il ricongiungimento tra coppie per stare nell’abitazione dove abitualmente si vive, come indicato nelle FAQ del governo).
Nello stesso periodo è vietato anche spostarsi nelle seconde case ubicate al di fuori dal proprio Comune. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione (per le seconde case si applicano però le regole appena descritte). Sugli spostamenti tra Comuni il 25 e il 26 dicembre e il 1 gennaio, come dicevamo qui, è però in atto un ripensamento: e il governo dovrebbe consentirli. Al momento la norma non è ancora stata approvata.