Cosa possiamo aspettarci dall’AI nel 2024? È passato poco più di un anno da quando ChatGPT di OpenAI ha fatto il suo debutto sul web, scatenando un’esplosione di interesse per AI generativa. Dopo il suo lancio, tutti i giganti della tecnologia, tra cui Microsoft, Google, Amazon, Meta e molti altri hanno fatto a gara per presentare i propri risultati, o più spesso, i propri progetti di AI generativa e i propri prodotti. Sono stati annunciati e lanciati prodotti come Bard di Google e Copilot con AI.
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Questo, però, era il 2023. Con il nuovo anno alle porte, cosa possiamo aspettarci dall’AI? Quali sorprese il 2024 porterà all’industria tecnologica e come l’AI generativa le influenzerà?
Il 2024 sarà l’anno in cui l’AI esploderà davvero, perché entrerà nell’uso comune, nelle attività quotidiane di molte persone e di molte aziende, modificando dall’interno le strutture tecnologiche e i processi delle imprese e poi la vita delle persone.
Quando l’AI generativa arriverà pienamente sugli smartphone, il cambiamento sarà irreversibile.
Secondo gli esperti, l’AI generativa diventerà molto più mirata già nel corso del 2024. Sistemi come ChatGPT di Google, Bard e Copilot di Microsoft – precedentemente chiamato Bing Chat – sono piattaforme adatte a tutti e a ogni scopo. Sono progettati per rispondere a tutte le domande, ma non sono specializzati in alcun campo.
Nel prossimo anno, le aziende inizieranno a rilasciare modelli che sono adattati a compiti specifici, piuttosto che pensati per usi generali.
L’idea è di rendere l’AI generativa non una “tuttofare” ma un’autorità in settori verticali. Vedremo l’emergere di vere AI B2B studiate per assolvere a compiti specifici, come progettare un ospedale o realizzare nuove molecole farmacologiche. Se a questo aggiungiamo la continua proliferazione di modelli di AI più generali, il 2024 sembra destinato a essere un anno dominato dall’AI, con molte novità. La sfida sarà sugli LLM, i grandi linguaggi. Per le AI specializzate occorrono LLM settoriali, specifici.
Anche se l’AI generativa è stata la notizia del 2023, ci sono ancora vaste parti del mondo che non la usano. Ma con la tecnologia generativa che continua a diffondersi nei servizi e nei prodotti che usiamo, possiamo aspettarci che sempre più persone avranno accesso a queste piattaforme.
Nel corso del 2024 assisteremo alla democratizzazione dell’AI, alla sua diffusione in fasce di popolazione e zone del mondo che per il momento ne sono escluse.
L’arrivo dell’AI sui cellulari farà in modo che settori sempre più ampi della società possano utilizzarla davvero, magari indirettamente attraverso i servizi offerti dai grandi player tecnologici, come Google e Microsoft.
Un altro modo in cui le persone avranno accesso alle capacità dell’AI generativa sarà attraverso nuovi dispositivi hardware dotati di chip AI e pensati per gli utenti finali. Abbiamo già visto a fine 2023 il lancio di AI pin, ad esempio.
Ma nel 2024 osserveremo anche l’introduzione di PC dotati di AI con hardware dedicato; computer che possono realmente svolgere parte del lavoro che tradizionalmente abbiamo dovuto fare noi: questo avverrà sia nel cloud che in locale.
Google si sta muovendo proprio in questa direzione. A ottobre, l’azienda ha lanciato i suoi smartphone Pixel 8 e Pixel 8 Pro. I dispositivi, che sono dotati del chip Tensor G3 personalizzato di Google, presentano già potenti capacità di AI, tra cui la possibilità di modificare le foto, rimuovere l’audio di sottofondo dai video e generare sfondi per le foto.
Nell’anno che si sta per aprire, le aziende produttrici di hardware da HP a Dell, da Lenovo a Apple dovrebbero iniziare l’integrazione di nuove funzionalità AI nei loro dispositivi.
Le piattaforme AI come ChatGPT sono progettate per essere sistemi d’uso generale, generalisti. Se vuoi sapere chi ha segnato ai mondiali di calcio del 1994 vanno benissimo, e ovviamente valgono anche per molto altro.
Ma il 2024 porterà più piattaforme AI generative specializzate, verticali, rivolte a temi e progetti specifici.
Alcuni tipi di applicazioni di AI generativa specializzata potrebbero includere piattaforme progettate per migliorare le previsioni del tempo, i servizi di cybersecurity, la ricerca medica.
Tutto sta nell’individuare il carburante, che per l’AI sono i dati, solo grandi basi di dati possono alimentarla. Il 2024 sarà dedicato, un po’ come nella corsa all’oro, a scoprire nuovi giacimenti di dati, nuovi filoni.
Nvidia è attualmente l’azienda più importante nel mondo dei chip. Non solo sviluppa gli acceleratori per AI che alimentano alcuni dei più grandi sistemi al mondo, ma offre anche il software necessario.
Nvidia, però, non ha abbastanza chip per tutti, quindi giganti tech come Microsoft, Amazon, e Google stanno sviluppando, e in parte già utilizzando, i propri chip AI. E anche se ciò potrebbe non intaccare il fatturato di Nvidia, l’aumento della concorrenza da parte di rivali come AMD e Intel potrebbe farlo.
Il 2024 sarà l’anno dell’attacco a Nvidia sul terreno dei chip per l’AI. AMD e Intel non sono le uniche a puntare su Nvidia, però. Anche Qualcomm, che è nota per i suoi chip mobile, sta cercando di diventare una realtà nel mondo dell’AI.
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