Apre il Cisco Co-Innovation Center a Milano, ecco a cosa serve

Il nuovo Cisco Co-Innovation Center  dedicato alla sicurezza informatica è stato inaugurato nel cuore di Milano, in uno dei suoi luoghi simbolo, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. Il primo in Italia, inaugurato alla presenza di esponenti delle autorità come Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, e Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano.

Cisco Co-Innovation Center

A sette mesi dall’annuncio fatto dal CEO di Cisco, Chuck Robbins, durante la sua visita a Milano dello scorso maggio, prende vita il progetto di Cisco dedicato ai temi, mai così attuali, della sicurezza e della privacy. Arrivato direttamente dal World Economic Forum di Davos, Chuck Robbins ha salutato l’inaugurazione del centro sottolineando l’importanza di iniziative focalizzate sulla sicurezza e rivolte a un pubblico più ampio: a fronte di minacce sempre più frequenti (Cisco blocca 20 miliardi di attacchi ogni giorno) è essenziale non solo alzare il livello di sicurezza, ma anche formare le vecchie e le nuove generazioni su questi temi. “Ciò che faremo per mettere in sicurezza il nostro futuro, dovremo farlo insieme” aggiunge Robbins, “per questo il Co-Innovation Center rappresenta una grande opportunità per tutti”.
Anche Agostino Santoni, AD di Cisco Italia, esprime la sua soddisfazione per l’avvio di questo progetto che, afferma, “aiuterà a rafforzare l’Italia in un’arena strategica per il suo futuro, perché un Paese più sicuro è più competitivo”. Un punto su cui concordano anche Roberto Baldoni, Vice Direttore Generale del DIS della Presidenza del Consiglio, e il ministro Paola Pisano che rilancia: “Un Paese che vuole crescere digitalmente e non investe in cybersecurity è un Paese che mette a repentaglio la sua economia, ma soprattutto la sua libertà”.

Cisco Co-Innovation Center, un luogo per costruire il futuro

In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, dove pressoché ogni cosa sarà connessa (passeremo da 27 a 500 miliardi di oggetti connessi entro il 2030, ricorda Guy Diedrich, Vice President & Global Innovation Officer di Cisco, il tema della sicurezza è imperativo. E anche estremamente complesso, avverte Enrico Mercadante, Innovation Leader South Europe, al punto che nessuna azienda sarà in grado di gestire tale complessità da sola.

Da qui nasce la logica di innovazione aperta che contraddistingue il nuovo Co-Innovation Centre. La collaborazione è essenziale, afferma anche Anthony Grieco, Trust Strategy Officer, che definisce la cybersecurity un gioco di squadra in cui il fattore della fiducia è un aspetto chiave in grado di promuovere (o al contrario di inibire, qualora mancasse) la strada verso la digitalizzazione.
Ecco allora i temi su cui si lavorerà all’interno del Cisco Co-Innovation Center a Milano: la sicurezza avanzata dell’Internet delle Cose, la privacy e la sicurezza nei servizi dei cittadini, la protezione delle filiere di valore e delle infrastrutture nazionali critiche. L’obiettivo è creare e testare nuove idee e progetti sviluppati insieme alle aziende, le università ed i partner tecnologici.

Da Expo a Digitaliani: l’importanza della  la cyber-security

Il nuovo Cisco Co-Innovation Center per la sicurezza rinnova l’impegno di Cisco in questo settore inserendosi, fa notare Agostino Santoni, in un percorso iniziato già nel 2015 con Expo, durante il quale sono stati bloccati 500.000 attacchi, e proseguito poi con Digitaliani, il piano di investimenti da 100 milioni di dollari avviato nel gennaio 2016, con cui l’azienda ha finanziato ben 53 progetti in 4 anni, tra cui anche Safer Milan in partnership con il Comune di Milano. A ciò si aggiunge l’ecosistema di Innovation Exchange, una rete di luoghi dedicati all’innovazione che intercetta start up, centri di ricerca acceleratori, istituzioni e aziende, e il programma di formazione della Cisco Networking Academy che ha sinora formato oltre 200.000 persone.

In questo orizzonte, la collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica, “un posto magico – commenta Santoni – capace di raccontare il passato, ma anche il presente e il futuro”, permette a Cisco di “ampliare ancora di più il pubblico che possiamo raggiungere con le nostre iniziative per diffondere le competenze digitali”. “Le attività educative che progetteremo in collaborazione con Cisco aumenteranno la nostra offerta culturale, destinata a visitatori di ogni età”, osserva il padrone di casa, Fiorenzo Galli, direttore del Museo, cui Cisco donerà attrezzature tecnologiche, nell’ottica di creare un ponte tra mondo dell’impresa e cittadini all’insegna della diffusione della cultura digitale.

 

di Stefania Pellucchi


Apre il Cisco Co-Innovation Center a Milano, ecco a cosa serve - Ultima modifica: 2020-01-25T06:30:12+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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