Una startup chiamata Cake Browser ha il piano ambizioso di superare browser come Chrome e Safari nel creare un browser migliore ottimizzato per i dispositivi mobile. La società ha annunciato di aver raccolto 5 milioni di dollari da Peak Ventures, Pelion Ventures e Kickstart Seed Fund.+
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Cake è stata fondata alla fine del 2016 a Provo, nello Utah da Jase Bosarge, che aveva originariamente sviluppato delle tecnologie e conseguente portafoglio di brevetti, in seguito, concessi in licenza a Google per Gmail. Lo scorso luglio, la società ha assunto, in qualità di CEO, il responsabile di prodotto di Ancestry.com da 14 anni, Kendall Hulet.
L’idea alla base del browser è di ripensare al modo in cui i consumatori intendono effettuare ricerche sul web dai dispositivi mobile, partendo dal presupposto, fra gli altri, che una serie standard di link da cliccare è qualcosa che non ha più senso.
“Oggi i browser sono ancora molto simili a quelli di 15 anni fa”, spiega Hulet, “non sono stati reimmaginati per i dispositivi mobile: sono fondamentalmente esperienze desktop stipate su un telefono cellulare”.
In Cake, l’idea è quella di eliminare in gran parte la pagina indice a favore di un set di risultati di ricerca scorrevoli in vari formati, come ricerca web, ricerca di immagini, video, notizie e acquisti.
Invece di presentare un elenco di collegamenti, il browser carica solo il risultato migliore e quindi consente di scorrere orizzontalmente attraverso altre pagine correlate. Questo rende più rapido lo spostamento tra i risultati di ricerca e può persino aiutarti a scoprire risultati che altrimenti non avresti selezionato. Nel caso della ricerca di una particolare notizia, ciò potrebbe significare che ti ritroverai a scorrere le storie di fonti di notizie che altrimenti potresti aver saltato – come CNN o Fox News, a seconda di come ti orienti.
Puoi scegliere quale motore di ricerca ti fornisce le notizie – Google, Yahoo o Bing – ma non puoi personalizzare le fonti per costruirti una bolla informativa in cui sei solo esposto a quei siti il cui contenuto corrisponde al tuo sistema di credenze.
In altri formati, le opzioni di personalizzazione sono diverse.
Ad esempio, nella ricerca di immagini, puoi attivare o disattivare fonti come Imgur, Flickr, Picsearch e altri, oltre ai motori di ricerca. Nel video, puoi attivare o disattivare i risultati di YouTube o Vimeo o Google, Bing, Yahoo o Yandex.
Il browser non genera ancora entrate, ma la società ha idee su come potrebbe inserire un’inserzione che è davvero un risultato di ricerca nproprio el mezzo dei risultati da scorrere. Ad esempio, se stavi acquistando un particolare oggetto, come un abito da cocktail nero, un rivenditore potrebbe pubblicizzare la pagina di destinazione del prodotto nei risultati della ricerca degli acquisti insieme ai risultati organici.
“Abbiamo l’opportunità di reinterpretare il modo in cui la pubblicità funziona sulla ricerca mobile”, afferma Hulet. “Siamo concentrati sulla realizzazione della migliore esperienza utente per un browser mobile, pubblicità inclusa”.
Le pubblicità non sono ancora presenti in Cake al momento.
Anche se è sicuramente un diverso tipo di esperienza – più simile a un app social consumer con il suo design giovanile e dai colori vivaci, in stile card – non sempre funziona esattamente come pubblicizzato, ma questo potrebbe essere anche per via dei test e degli affinamenti ancora in corso. Alcune piccole cose, inoltre, sono più ingombranti nell’uso di quello che dovrebbero essere, almeno al momento.
Quando tocchi una qualsiasi delle icone arrotondate della ricerca nella parte inferiore dello schermo, dopo aver eseguito una query di ricerca, l’app presume che tu voglia cercare in quel nuovo formato il termine di ricerca originale già utilizzato prima, invece di lasciarti inserire una nuova query . Devi riposizionare il cursore con un tocco, quindi eliminare il testo esistente e digitare la nuova query, o avviare una nuova scheda. Inoltre, dopo averlo fatto (prima di digitare la tua query), se ti rendi conto che intendevi cercare il formato immagine e non, ad esempio, procedere con la ricerca web, toccando i pulsanti in basso per passare da una all’altra non funziona; cioè, bisogna inserire le parole chiave prima di poter scegliere il pulsante per il formato di ricerca desiderato. Questo non è un grosso problema, ma è strano notare dei pulsanti che improvvisamente non fanno nulla.
Ricerca vocale assente su cale Browser
Da notare, inoltre, che il browser non dispone di un pulsante di ricerca vocale, che è un aspetto verso cui tutti, sul mobile, si stanno orientando. Molti di questi sono dettagli minori di una versione beta che potrebbe essere migliorata nel tempo, ma, al momento, di sicuro impattano l’esperienza complessiva.
Detto questo, è raro vedere qualcuno che cerchi di innovare i browser mobile, quindi vale la pena di seguire gli sforzi di Cake per vedere se intenda apportare ulteriori miglioramenti. La società afferma, inoltre, che è aperta a concedere in licenza la propria tecnologia ad altre applicazioni. Cake è adesso disponibile per iOs e Android.
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