Entusiasti dei Big Data: i manager italiani per il 96% sono soddisfatti dei progetti che hanno realizzato in questo campo.Lo afferma lo studio Accenture “Big success with Big Data”, condotto su 4.300 manager di aziende operanti in 19 Paesi, tra cui appunto l’Italia, delinea una fotografia della situazione: obiettivi, benefici e attese, ma soprattutto cosa ancora ostacola nel nostro Paese un utilizzo efficace e strategico dei Big Data in azienda.
A sorpresa la soddisfazione degli italiani è più alta della media registrata a livello internazionale (92%), mentre su altri fronti ci sono ancora dei gap da colmare. L’82% dei manager delle aziende internazionali concorda nel sostenere che i Big Data rappresentano una fonte significativa di valore per le loro aziende.
In Italia, il 72% dei dirigenti ha dato lo stesso feedback: un dato alto, ma che ha ancora potenzialità di crescita. L’82% dei C-level italiani ritiene i Big Data “molto importanti” o “estremamente importanti” per la trasformazione digitale delle loro attività (89% è la media globale).
Più del 60% dei manager a livello internazionale ha dichiarato che la propria azienda ha già completato l’implementazione di sistemi legati ai Big Data, mentre il 36% non ha ancora messo in atto un progetto in tal senso e non pensa di svilupparlo.
Il 4%, infine, dichiara di avere in atto ma di non aver ancora completato un progetto per l’implementazione dei Big Data.
Secondo la ricerca, i manager italiani dichiarano che la propria azienda utilizza i Big Data con i seguenti obiettivi:
– identificare nuove fonti di reddito 92% (dato globale 94%),
– fidelizzare e acquisire la clientela 84% (dato globale 90%),
– sviluppare nuovi prodotti e servizi 78% (dato globale 89%), in linea con quanto emerge nel resto dei Paesi.
Ma non solo: in merito ai benefici ottenuti, lo studio Accenture indica che le aziende stanno già riscontrando un notevole impatto sul loro business dovuto all’utilizzo dei Big Data oggi. In Italia in particolare
– 1) nel reperimento di nuove fonti di reddito 46% (dato globale 56% ),
– 2) nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi 38% (dato globale 50%),
– 3) nell’incremento e nella fidelizzazione della propria clientela 45% (dato globale 47%),
– 4) nel miglioramento della customer experience 56% (dato globale 51%)
Gli intervistati si sono espressi anche in merito agli ostacoli relativi all’implementazione delle attività legate ai Big Data all’interno delle proprie aziende: sicurezza (51% a livello globale – 52% in Italia) e insufficienza del budget (47% globale – 48% Italia) risultano ancora i principali problemi su cui lavorare.
Cecilia Cantadore
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