AIM di Aol, l’applicazione pioniera della chat che ci ha insegnato a inviare messaggi sta per essere chiusa. Il 15 dicembre Aim Instant Messenger di AOL verrà definitivamente chiusa, dopo essere stata utilizzata continuativamente fin dal 1997. AIM ha dominato la scena delle chat online fin dal, si può dire, secolo scorso, ma con gli SMS, prima, e poi app social come Facebook e WhatsApp alla conquista del chatting, AOL (oggi Oath dopo la fusione con Yahoo) ha comprensibilmente dato forfait, senza, al momento, ulteriori programmi di alternative alla loro storica applicazione.
“Sappiamo che ci sono ancora molti utenti fedeli che hanno utilizzato AIM per decenni e abbiamo amato aver realizzato e poter lavorare con la prima applicazione di chat del suo genere fin dal 1997; il nostro focus sarà sempre quello di poter fornire esperienze innovative che gli utenti vogliono e siamo più eccitati che mai dal poterci concentrare a costruire la prossima generazione di brand iconici e prodotti che cambiano la vita”, ha scritto AOL sulla pagina d’aiuto di AIM.
Tutte le app ufficiali di AOL Instant Messenger per MacOs, Windows, iOS e Android non saranno più supportate. AOL ha ufficializzato l’addio anche con messaggi diretti agli utenti, utilizzando il familiare suono di un messaggio in arrivo, seguito dalla comunicazione e adesso fino al 15 dicembre sarà ancora possibile scaricare le immagini inviate tramite l’applicazione, anche se i link di download stanno già scomparendo e non ci sarà modo di salvare la lista di amici, ne di veicolarla altrove.
Inizialmente la funzione di chat era stata costruita direttamente dentro AOL desktop per poi essere lanciata come applicazione a sé stante nel 1997; i suoi iconici messaggi di “non al computer” sono di fatto gli antenati dei moderni aggiornamenti di status e tweet. AIM ha combattuto per la supremazia con concorrenti come ICQ e software di messenger di Yahoo e Microsoft MSN, ma alla fine chi ha vinto sono stati Googel GChat prima e poi Facebook, mentre AIM non è mai completamente riuscito a riciclarsi nel mondo dei dispositivi mobile, fino al punto di cadere da un valore stimato di $224 miliardi attuali fino alla vendita a Verizon nel 2015 per $4,4 miliardi. Per contestualizzare quanto sia caduto il business di AOL, si pensi che WhatsApp è stato venduto lo stesso anno per $19 miliardi.
L’utilizzo di AOL Aim Instant Messenger era sceso enormemente in numero di utenti e che il costo di mantenimento del protocollo di messaggistica OSCAR era troppo alto per essere giustificato in relazione agli utenti effettivi.
AOL AIM Instant Messenger , per moltissime persone, è stato il primo strumento per esprimersi fin da teenager, per chattare con la prima ragazza, per socializzare in remoto, ma adesso è il momento di dire addio al pioniere delle comunicazioni istantanee.
Il messaggio d’addio di Aol
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