È dai tempi di Goethe che l’Italia suscita stupore nella cultura tedesca; allo stesso modo, l’Italia guarda alla Germania con ammirazione. Prima ancora dei rapporti commerciali stretti tra le due nazioni, c’è da sempre una sorta di ammirazione reciproca per motivi diversi: due culture e due economie che sembrano essere complementari e che si esprimono, spesso, con linguaggi diversi.
La Camera di Commercio Italo-Germanica, AHK Italien (https://www.ahk-italien.it/it/), gioca un ruolo cruciale come catalizzatore degli scambi commerciali tra due delle economie più forti d’Europa, ma prima ancora come facilitatore di uno scambio che è innanzitutto culturale.
Fondata nel 1921, AHK Italien ha attraversato un secolo di storia, affermandosi come il più importante punto di riferimento per le aziende che intendono espandere o consolidare la loro presenza nei mercati italo-tedeschi. Con quasi 800 aziende associate, AHK Italien offre una vasta gamma di servizi e opportunità per facilitare il commercio e l’investimento tra questi due paesi.
Sebastian Euchenhofer, Head of Market & Business Development della Camera di Commercio Italo-Germanica
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La sua particolarità è l’approccio duale paritario: favorisce l’espansione delle aziende tedesche in Italia e di quelle italiane in Germania. L’obiettivo non è solo portare le imprese italiane sul territorio tedesco, ma favorire la crescita su entrambi i versanti.
“AHK è una rete diffusa di 150 uffici in 93 paesi,” ha spiegato Sebastian Euchenhofer, Head of Market & Business Development della Camera di Commercio Italo-Germanica. “Nata per dare sostegno alle aziende tedesche che volevano fare business con altri paesi, con un’impostazione bilaterale, siamo quindi presenti in ogni nazione in cui c’è una forte presenza di aziende tedesche o dove c’è un importante interesse ad essere presenti. Poi, l’Italia è per noi una nazione speciale, dove abbiamo l’ufficio più grande in Europa, con oltre 80 collaboratori, ed un rapporto profondo che è economico, diplomatico e culturale. Molte sono le aziende tedesche presenti in Italia da decenni, con insediamenti importanti. C’è un’ampia comunità tedesca, soprattutto a Milano che è geograficamente molto vicina alla Germania. Qui, sin dall’Ottocento, si sono stabilite delle importanti famiglie tedesche poi assimilate nel tessuto sociale lombardo, ma restano, per esempio, molti cognomi di origine tedesca che testimoniano questa unione.”
AHK Italien svolge numerose attività che spaziano dallo sviluppo commerciale alla formazione professionale, passando per il supporto nelle normative fiscali e tributarie. Eccone alcune delle più significative:
“AHK Italien supporta le imprese italiane e tedesche nel loro percorso di internazionalizzazione – ha sottolineato Sebastian Euchenhofer – offrendo servizi come la ricerca di partner commerciali e clienti, e fornendo consulenza per gli investimenti. Cerchiamo di essere una guida per le aziende nel complesso panorama degli affari internazionali. Grazie anche alla nostra società di servizi, DEinternational Italia, AHK è in grado di offrire un supporto su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei propri clienti. Anche a livello di normative fiscali e incentivi, AHK Italien offre consulenze in materia di norme tributarie, identificazione diretta ai fini IVA, rimborso IVA e outsourcing di servizi di contabilità e finanza. Questi servizi aiutano le aziende a ottimizzare la loro posizione finanziaria e garantirne la conformità legale, che a volte è complessa da gestire.”
C’è poi la parte di formazione: AHK Italien promuove programmi di formazione innovativi tramite DualConcept, una società focalizzata sulla formazione duale e l’upskilling, che offre recruiting ed employer branding per attrarre e mantenere i talenti di alto livello. Inoltre, progetti come il Cross-Mentoring Program per leader femminili evidenziano l’impegno di AHK nel sostenere la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro italo-tedeschi”.
La sede di AHK Italien
“Uno dei rami cruciali della nostra attività e del supporto alle due economie è il match-making,” ha affermato Sebastian Euchenhofer. “Immaginate un’azienda che cerca di entrare in contatto con un’altra impresa, magari entrambe di medie o piccole dimensioni, che non si conoscono e non hanno la forza economica per aprire una sede all’estero, ma hanno prodotti o tecnologie che si sposano alla perfezione. La nostra attività consiste nel metterle in contatto. Questo servizio è nato principalmente come supporto per le aziende tedesche. Pensate alla classica PMI tedesca: ha un buon prodotto, ma non parlano italiano e vogliono fare i primi passi nel mercato internazionale. Anche solo partecipare subito a una fiera potrebbe essere un progetto troppo ambizioso. Lì interviene la camera di commercio italo-germanica. Mettiamo in contatto le aziende tedesche con possibili fornitori italiani e, dall’altra parte, selezioniamo distributori per il mercato tedesco per le aziende italiane. Quando un’azienda vuole iniziare l’internazionalizzazione, ma il passo potrebbe sembrare troppo grande, interveniamo noi e li aiutiamo a fare quel passo in sicurezza.” Ma non è solo questo.
“Con DEinternational Srl- la società dei servizi della AHK Italien,” ha detto Sebastian Euchenhofer, “abbiamo sviluppato una rete di oltre 50 consulenti dedicati a fornire servizi alle aziende che desiderano fondare una filiale in Italia, offrendo un supporto completo. Garantiamo la connessione con professionisti qualificati come avvocati e notai, fornendo tutto ciò che è necessario per avviare un’azienda nel paese. Il nostro supporto non si limita alla fase di costituzione; una volta fondata l’azienda, ci occupiamo anche della gestione della contabilità e dei servizi di payroll. Questo è particolarmente utile per le piccole e medie imprese, spesso con un organico che varia da uno a 50 dipendenti. Offriamo un servizio completo e personalizzato per gestire tutte le esigenze amministrative di queste realtà. Per le aziende italiane offriamo poi la nostra consulenza, per esempio, sul packaging, un settore in cui l’Italia è leader. Quando si esporta verso la Germania, si è responsabili dello smaltimento del packaging dei propri prodotti. Non si può semplicemente impacchettare la merce e spedirla. È necessario registrarsi in Germania per lo smaltimento del packaging e pagare le relative tasse. Esistono diverse società che offrono questi servizi, ma non sono tutte uguali: ciascuna ha proprie specializzazioni per tipi specifici di packaging e prodotti. Noi operiamo come broker, consigliandoti quale di queste aziende è più adatta per collaborare in base alle tue esigenze specifiche.”
Una parte essenziale del lavoro della Camera di Commercio è l’analisi delle aziende coinvolte nel processo di match-making, per trovare la connessione più adatta, che funzioni davvero. Su questo lavoro capillare si basa la credibilità costruita nel tempo e che ha saputo creare fiducia da una parte e dall’altra. Tuttavia, ci sono elementi che vanno al di là dei rapporti commerciali.
Sebastian Euchenhofer, Head of Market & Business Development della Camera di Commercio Italo-Germanica
Secondo Sebastian Euchenhofer: “La tematica è importante e mi piacerebbe che se ne parlasse di più. Il nostro compito principale è far dialogare i due mondi. E come li facciamo comunicare? Li facciamo comunicare mettendoli in relazione reciprocamente. Uno dei punti cruciali nella relazione tra i nostri due paesi è che né gli italiani conoscono la Germania moderna, né i tedeschi conoscono l’Italia moderna. Siamo ancora fermi a pregiudizi antiquati. Mi meraviglia quante sciocchezze vengono ancora raccontate e perpetuate attraverso i nostri mass media, che poi la gente comune riproduce e riconosce come verità consolidate. I viaggi di delegazione aiutano non solo nel match-making, ma anche a sensibilizzare e far conoscere le realtà reciproche. Se, ad esempio, portiamo i tedeschi a vedere la Milano Smart City, questo apre nuove prospettive: rimangono stupiti nel vedere l’avanzamento tecnologico italiano. Ciò che arricchisce in maniera straordinaria il nostro lavoro è mostrare la complementarità tra le nostre culture. Un mondo ideale, forse, sarebbe un mix tra la cultura tedesca e quella italiana. I viaggi di delegazione, finanziati dallo Stato o da enti come i Land, ci danno una grandissima opportunità, perché ci offrono l’occasione di trasmettere le stesse informazioni ed esperienze a 8, 10 o 12 aziende, spesso accompagnate da rappresentanti politici. Nel nostro caso, abbiamo avuto l’onore di essere affiancati dal Ministro dell’Economia della Baviera, del Baden-Württemberg e della Sassonia. Questo ci permette di seminare e diffondere efficacemente il messaggio che vogliamo trasmettere”.
Una grande attenzione viene posta all’innovazione e alla carica dirompente delle startup. Secondo Sebastian Euchenhofer, “l’incapacità di innovarsi ha portato alla scomparsa di leader mondiali. Questo è l’incubo di ogni azienda che attualmente gode di una posizione di leadership, ma che potrebbe non esistere più tra dieci anni se perde l’occasione di rinnovarsi. Noi abbiamo ideato un modo non convenzionale per portare l’innovazione nelle aziende tedesche grazie allo sguardo inedito delle startup italiane: il nostro BMI (Business Meets Innovation), che possiamo definire come un pitch al contrario, è il reverse open innovation contest della Camera di Commercio Italo-Germanica, creato con lo scopo di favorire il matching tra la domanda di innovazione dei top player della business community italo-tedesca e l’offerta di soluzioni innovative di start-up, spin-off e PMI innovative italiane.
In pratica, è la grande azienda con un problema che non è riuscita a risolvere internamente che fa un pitch e spiega le sue necessità. Le startup ascoltano e preparano le loro proposte o magari hanno già una soluzione che risponde al 70% delle questioni messe sul tavolo, che viene poi adattata alla richiesta specifica della corporate in oggetto. I risultati di questo formato sono straordinari, perché le grandi aziende tedesche, ad esempio, rimangono stupite dalle soluzioni innovative e non convenzionali proposte dalle startup che noi selezioniamo anche grazie al rapporto che abbiamo con gli hub in Italia, con gli incubatori e gli acceleratori, ma anche con università come il Politecnico di Torino, la Federico II di Napoli o l’Università di Cosenza, specializzata in cybersecurity”.
Sono sette anni che supportiamo aziende tedesche in attività di Startup/Tech Scouting e anche per noi è un’evoluzione continua. Siamo partiti a dialogare esclusivamente con le filiali italiane di aziende tedesche della nostra community e ora gradualmente stanno venendo coinvolte le case madri, le quali tuttavia, hanno una visione talvolta ancora “limitata” del potenziale innovativo che ha da offrire l’Italia. Così il nostro compito sta diventando sempre più spesso quello di rispondere alla domanda “Perché proprio l’Italia?”. E spesso uno dei modi più semplici per rispondere a questa domanda è mostrandolo; così proponiamo alle aziende tedesche anche attività come dei roadshow presso gli hub di innovazione più interessanti in Italia.
Il nostro portfolio di servizi dedicati all’innovazione si sta espandendo (anche verso corporate italiane), e oltre ad attività di tech scouting offriamo anche servizi di consulenza strategica su temi come la diversificazione del proprio portfolio prodotti, lo sviluppo di business model innovativi, la digitalizzazione e la sostenibilità negli stabilimenti produttivi.
Per fare ciò abbiamo iniziato a collaborare da più di un anno con un partner tedesco esperto di queste tematiche, poichè come facciamo spesso, il valore del nostro network è la chiave del nostro successo.
Il lavoro della Camera di Commercio Italo-Germanica, che è al servizio del business, va però ben oltre. “Ancora oggi”, ha dichiarato con emozione Sebastian Euchenhofer, “è per me una gioia immensa avere la possibilità di mettere in contatto questi due mondi, queste due nazioni, queste due culture. L’Italia mi ha accolto senza alcun pregiudizio; è una terra che mi ha permesso di crescere e di diventare chi sono oggi. In questa avventura sento una responsabilità e un privilegio enormi, come se fosse una missione, nel far comprendere quanto sia straordinaria questa nazione. Non solo per le bellezze universali che tutti conoscono, ma anche per le sue capacità imprenditoriali, le sue incredibili innovazioni tecnologiche e le sue competenze. Ogni giorno, con passione, cerco di far emergere quanto siano profondamente legati questi due mondi, solo apparentemente distanti. Riuscire a connettere queste due realtà, e soprattutto le magnifiche persone che le animano, è la soddisfazione più grande che posso chiedere al mio lavoro. Se sarò riuscito, anche solo in minima parte, a creare questo ponte attraverso il mio impegno, sentirò di aver realizzato il progetto più ambizioso e significativo della mia vita.”
di Jessica Bardelli e Francesco Marino
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