Adobe ha annunciato che ha in progetto di acquisire la TubeMogul, società che si occupa di tecnologie specifiche per le ads, in un affare dal valore complessivo di più di 500 milioni di dollari.
Fondata nel 2006 la TubeMogul, mette a disposizione una piattaforma attraverso la quale consente alle agenzie di programmare, acquistare, misurare e ottimizzare i propri video pubblicitari e di diffonderli attraverso le diverse piattaforme social o portali web.
La compagnia ha esordito pubblicamente al NASDAQ nel 2014, ma le sue azioni sono precipitate dal picco di 22 dollari del Dicembre 2014 ai poco meno di 8 nel corso di questa settimana. In pratica le azioni sono tornate al loro prezzo IPO.
Come incentivo per invogliare gli azionisti ad approvare l’accordo, la Adobe si è impegnata ad offrire $14 per ogni azione, una quotazione che la società non raggiunge dallo scorso Aprile. L’affare dovrebbe ammontare a circa 540 milioni di dollari netti.
Ma in che modo Adobe utilizzerà TubeMogul? Su dice che l’acquisizione punti ad agevolare la trasformazione dell’Adobe Marketing Cloud nella prima soluzione per pubblicità e gestione dati end-to-end che abbraccia tv e formati digitali.
Brad Rencher, vice presidente esecutivo e general manager del marketing di Adobe, ha dichiarato: “Sia che si tratti di serie tv, di film indipendenti oppure di campioni incassi di Hollywood, il consumo che avviene via computer oppure attraverso i dispositivi smart è in crescita esponenziale. Con l’acquisizione di TubeMogul, Adobe offrirà ai propri client un negozio nel quale trovare pubblicità attraverso la fornitura di valore strategico via Adobe Marketing Cloud”.
La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre dell’anno fiscale 2017 di Adobe. A capo di TubeMogul rimarrà il CEO Brett Wilson.
La notizia che vi abbiamo riportato arriva due mesi dopo il record registrato da Adobe – in termini di guadagni – del terzo trimestre 2016 pari a 1.46 miliardi di dollari e in concomitanza con nuove offerte e applicazioni collegate al Creative Cloud, che punta sempre più su 3D e realtà virtuale.
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