L’Achab Open forum è indubbiamente un evento speciale, e non solo perché la gente indossa cappelli stravaganti (anche se questo contribuisce all’atmosfera).È speciale perché la comunità dei rivenditori Achab diventa per due giorni tangibile, si vedono, si conoscono quei dealer che hanno scelto la strada meno battuta che hanno deciso di sposare le tecnologie emergenti. […]
L’Achab Open forum è indubbiamente un evento speciale, e non solo perché la gente indossa cappelli stravaganti (anche se questo contribuisce all’atmosfera).È speciale perché la comunità dei rivenditori Achab diventa per due giorni tangibile, si vedono, si conoscono quei dealer che hanno scelto la strada meno battuta che hanno deciso di sposare le tecnologie emergenti. Non sono le solite le facce, no si vedono in altri contesti, non spesso.
Achab open Forum (per gli amici AOF) è un’occasione per scoprire persone e tecnologie. Perché la qualità migliore del distributore è quella di essere un talent scout, uno che cerca i prodotti che altri non hanno, idee che avranno successo. È questo il modo cui Andrea Veca e la sua squadra interpretano il ruolo del distributore a valore.
Tra i brand più interessanti presenti quest’anno si poteva incontrare “PowerFolder” un “dropbox” privato, con tutta la potenza del cloud, la possibilità di usarlo nei propri datacenter, senza che sia “pubblico” ma sfruttando il meglio degli nuovi strumenti come le app per smartphone e tablet. Il fondatore è Christian Sprajc, un ragazzo con cui si poteva parlare ai tavoli dell’evento, una startup (diremmo noi) di enorme successo.
Main Sponsor dell’evento era Autotask, una società che realizza soluzioni per i rivenditori, per aiutarli a tenere traccia dei servizi che realizzano per i propri clienti.
“Sia che sviluppiate, vendiate o implementiate soluzioni di tecnologia per i vostri clienti, probabilmente non vi sono abbastanza ore nella giornata per rimanere aggiornati su tutto e concentrarsi su ciò che davvero conta: incrementare gli affari, i clienti e il profitto” così si presenta la società che in Italia è rappresentata da Hannah Arnold, una delle persone che parla (in un italiano perfetto) più amabilmente di tecnologia che si possa incontrare.
Insomma ci sono i cappellini strani, ma soprattutto ci sono idee nuove e continua ricerca, per questo AOF (ci riteniamo tra gli amici dell’evento) deve essere seguito.
