2017: sarà un anno grandioso per l’ AI, l’intelligenza artificiale

Nel 2017 l’ AI (intelligenza artificiale) non sarà di competenza esclusiva delle società più nerd. Il machine learning verrà applicato ai mutui, ma anche alla messa in sicurezza dei ponti.

Intelligenza artificiale è un termine che risale a circa 60 anni fa. I nuovi hardware, software, servizi e competenze l’hanno resa finalmente possibile e reale, nonostante – per metterla in azione e farla funzionare – sia ancora indispensabile l’intercessione umana.
L’incarnazione più complessa e sofisticata dell’AI è l’approccio definito deep learning che si basa su una tecnologia improntata su reti neurali ispirate al cervello umano. I programmi dei computer convenzionali seguono una sequenza di istruzioni preimpostate, ma i programmatori non hanno modo di utilizzare un approccio simile per qualcosa ben più complesso, come ad esempio descrivere un’immagine ad una persona cieca.

Le reti neurali, invece, seguono istruzioni proprie, sulla base dell’addestramento che hanno ricevuto e sono in grado di gestire una vastità di dati provenienti dal mondo reale come le foto, i video, la scrittura a mano e il parlato.
L’AI assolve anche compiti a noi molto graditi, filtra lo spam, organizza le nostre foto digitali, trascrive i nostri messaggi parlati in file di testo.

Bernie Meyerson, CIO di IBM, ha dichiarato “Sarà l’anno delle soluzioni e non più dei soli esperimenti”.
Alcuni, come il Presidente Obama, temono ripercussioni e cambiamenti sociali, ma ci sono anche le applicazioni più insperate e inattese verso le quali è opportuno soffermarsi.

AI per il collaudo di ponti, medicina e mutui.

Tra i nuovi utilizzi dell’AI figurano quello bancario, quelli per i retailer e per le società farmaceutiche. Ad esempio, uno studio di ingegneria potrebbe avvalersi dell’AI per prevedere i danni strutturali sulla base dei rumori provocati dalle auto che li attraversano. Un tempo sarebbe servito un esperto di machine learning, ma al giorno d’oggi è sufficiente che un ingegnere edile scarichi un software AI e lo alleni sulla base dei dati acustici esistenti, ottenendo uno strumento di diagnostica del tutto nuovo.
Ma il raggio d’azione dell’AI abbraccerà anche la medicina, con bot in grado di eseguire la scansione delle cartelle cliniche al fine di mettere in evidenza l’insorgere di infezioni o perfezionare i trattamenti per i malati di cancro su base individuale e genetica.

AI per la finanza

Anche nel settore finanziario l’AI si rivelerà fondamentale. Si potrà infatti capire se i contraenti di un mutuo siano idonei alla pratica, velocizzando la fase decisionale e togliendo agli umani uno dei lavori più noiosi e impegnativi.
L’industria automobilistica, sotto la pressione competitiva della Silicon Valley, abbraccia anch’essa l’AI. La Tesla Motors offre una tecnologia di guida autonoma sofisticatissima, ma è ancora richiesto che i guidatori tengano le mani ben salde sul volante.
Google e Facebook nel 2016 hanno rilasciato i propri programmi di AI in formato open-source, affinché chiunque potesse avvalersene. Amazon Web Services, ora ha un servizio di AI che consente transazioni con pochi click e una carta di credito.
Chris Curran della Pricewaterhouse Coopers, va contro corrente sostiene che l’AI “Rimarrà confinata a compiti come il riconoscimento vocale, perché allo stato attuale siamo ancora ben lontano dal disporre di un autentico cervello digitale”.

Le società tecnologiche spingeranno oltre l’intelligenza artificiale, in particolare in questi ambiti:
Gli esperti di sicurezza riceveranno una spinta dall’AI che è in grado di identificare attacchi alla rete in anticipo e in modo più accurato.
– Gli equipaggiamenti delle reti di computer si sapranno monitorare e riparare vicendevolmente.
Sistemi di AI sempre più creativi progetteranno  a misura dei consumatori.
Nei giochi, l’AI svilupperà movimenti sempre più complessi, come gestire uno scenario oppure guidare il comportamento del personaggio di un gioco.

Nel momento in cui il telefono legge i nostri messaggi di testo, o avviamo il navigatore,  potrebbe avvenire nei modi più insoliti, come –ad esempio – con la voce di un personaggio famoso.


2017: sarà un anno grandioso per l’ AI, l’intelligenza artificiale - Ultima modifica: 2016-12-16T08:03:13+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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