Lanciato sul mercato un nuovo social network “made in Italy” interamente dedicato alla voce. Si chiama WeVoz ed è accessibile da tutti i browser ed anteprima di una app (ancora non disponibile). A realizzarlo è stata l’omonima start up siciliana. Il nome del social nasce dall’unione della parola inglese We (noi) con quella spagnola Voz (voce). Vediamo i dettagli del progetto. A tuti gli effetti si tratta di un servizio gratuito di social networking che arricchisce l’efficacia del testo con la comodità dell’audio per offrire all’utente un’esperienza interattiva, innovativa e screenless.
Il sistema consente la riproduzione continua dei contenuti offrendo all’utente la possibilità di essere social senza utilizzare lo schermo e svolgendo altre attività. A differenza di altre piattaforme, WeVoz è dotato di tecnologia ‘speech to text’: un modello proprietario e di ultima generazione che consente di trascrivere simultaneamente il messaggio audio. Inoltre, tramite un avanzato utilizzo di tag, i contenuti dei singoli messaggi audio possono essere indicizzati e selezionati attraverso dei filtri di ricerca.
A chiarire le caratteristiche del progetto ci pensa Christian Di Sante, uno dei fondatori di WeVoz, che dichiara: “WeVoz è un nuovo modo di essere social, di comunicare e relazionarsi con gli altri in maniera sana senza dover restare incollato ad uno schermo. È il primo social che mette la vita dell’utente al centro dell’intero progetto e guarda alla community come obiettivo piuttosto che come strumento. A differenza di altri social, su WeVoz non è l’algoritmo ad incidere sulla viralità di un contenuto ma gli stessi utenti che premiano i voz più apprezzati”
Il 2022 sarà quindi l’anno della voce? Sembra di sì. O per lo meno è quanto emerge da un sondaggio online realizzato proprio da WeVoz, la start up italiana specializzata in vocal content. L’indagine ha coinvolto più di 1.200 cittadini iscritti ad almeno un social network. Da utenti giovanissimi, la cosiddetta ‘generazione Z’, fino a quelli più maturi. E per otto italiani su dieci l’immediatezza dell’audio, l’intimità e la praticità di questo formato sono caratteristiche uniche che proietteranno sempre di più i contenuti vocali al centro della comunicazione digitale.
Dalla ricerca emergono alcune indicazioni utili per capire come sta evolvendo la vita digitale degli utenti. Sebbene il 61% degli intervistati dichiari di ricorrere oggi maggiormente al formato di testo per esprimersi e comunicare, nove utenti su dieci preferirebbero poterlo fare via audio per la chiarezza, l’emozione e l’intimità che riportano come punti di forza della voce.
Significativo anche il dato relativo alla preferenza tra il testo, le immagini e l’audio. La voce è lo strumento di comunicazione, tra tutti, ritenuto irrinunciabile per il 69% degli intervistati. Il risultato addirittura si innalza fino ad oltre il 79% alla domanda circa il ruolo imprescindibile della voce nella comunicazione del futuro.
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