Vendere su Instagram non sarà più solo questione per pochi. O meglio, come succedeva da due anni a questa parte, solamente per gli e-commerce. In un ottica di sviluppo e di espansione del servizio “Shopping“, il social network di Facebook punta a far crescere la sezione commercio consentendo a “quasi tutti” di candidarsi per vendere prodotti al consumo. Instagram diventerà in sostanza un gigantesco supermarket del merchandising, dell’abbigliamento, della cosmesi e del benessere, del tech, dell’oggettistica e dell’artigianato diffuso.
Il social ha allentato le regole che per ora consentono solo ad alcuni marchi e attività approvati di usare il tag Shopping nei post per vendere su Instagram prodotti. Dal 9 luglio, annuncia la compagnia, entreranno in vigore i nuovi requisiti che estendono l’accesso allo strumento Shopping a diverse tipologie di aziende, “compresi i creator che desiderano mettersi in contatto con gli acquirenti e vendere i propri prodotti su Instagram“.
Cosa cambia in sostanza? La società ha annunciato che renderà disponibili le sue funzionalità di shopping a gruppi molto più ampi di utenti. Dagli influencer ai piccoli intestatari di account Easy passando per utenti qualsiasi che soddisfino alcuni requisiti di base. Per fare in modo che possano vendere tramite i propri profili. Fino a oggi, infatti, e dal 2018, era Instagram ad approvare uno ad uno brand e aziende, con preferenza accordata a celebrità e appunto influencer. In base alla nuova normativa, riservata a chi ha un account business, le aziende per poter usare Shopping dovranno taggare i prodotti su Instagram da un unico sito web di loro proprietà e da cui vendono. Tra gli altri requisiti c’è l’avere una pagina Facebook collegata e il vendere su Instagram prodotti “fisici”.
“Potrebbe trattarsi di un’azienda di candele che sta iniziando a sperimentare l’e-commerce, un musicista che vuole vendere i propri gadget oppure un food blogger che sta lanciando la sua linea di utensili da cucina: ogni account aziendale o creator approvato con almeno un prodotto idoneo può usare i tag di Shopping per generare traffico sul proprio sito web e incoraggiare gli utenti a effettuare un acquisto“, spiega Instagram.
“Se un’azienda non venisse approvata, offriremo delle motivazioni chiare a riguardo, in modo da consentirle di intraprendere le azioni necessarie o fare ricorso”, precisano gli sviluppatori.
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