Twitter introduce importanti novità per quanto riguarda la creazione e la condivisione dei video , sia tramite il social dei cinguettii, sia tramite Vine. L’attuale limite di durata dei filmati (30 secondi per Twitter e 6 secondi per Vine) verrà aumentato a 140 secondi.
Tra le novità c’è anche una nuova sezione della app dedicata a guardare e raccomandare filmati, più alcuni aggiornamenti su Vine.
Ben presto dalla nostra timeline di Twitter sarà possibile cliccarci sopra e passare alla visione nella sezione dedicata ai video. La app suggerirà anche altri video che potrebbero piacerci.
Anche Facebook aveva sottolineato l’importanza dei video alla fine dell’estate scorsa, annunciando la volontà di mostrarli nella timeline e di inserire una breve pubblicità prima del loro inizio (come fa YouTube).
Twitter invece non inserirà pubblicità nella sezione Watch Mode, almeno per la fase di lancio.
Cambia anche il modo di usare Vine. Se prima i creatori di contenuti sfruttavano i sei secondi di Vine per dare una preview e invitare gli utenti a passare a Instagram o a Youtube per guardare l’interno video, ora potranno usare direttamente Vine fino a 140 secondi.
Anche Twitter allunga il tempo a disposizione e passa da 30 a 140 secondi.
E poi, per la prima volta, Vine pagherà i content creators, o per lo meno condividerà con loro i guadagni ottenuti dalle condivisioni delle loro creazioni. I creatori di contenuti video potranno usare Twitter per amplificare la loro visibilità. Vine/Twitter terranno il 30% delle entrate, lasciando ai content creator il rimanente 70%,
Twitter lancia anche una nuova app chiamata Engage, che si rivolge ai creatori di contenuti. Attualmente disponibile solo per iOS e per ora solo nel mercato statunitense; l’app fornisce dati e statistiche sui video condivisi tramite il social network per migliorare l’interazione con i propri follower.
Perché puntare così tanto sui video? C’è una spiegazione semplice. Le persone ne creano sempre di più tramite i loro dispositivi mobili, ma Twitter al momento non è tra le piattaforme più utilizzate per condividerli, e neanche Vine. Così il social ha deciso di strizzare l’occhio – pagandoli – ai video creator, per far sì che postino su Twitter anziché su (oppure in aggiunta a) Facebook o Snapchat. E punta a coinvolgere alcuni famosi creatori di contenuto di Vine, alcuni di loro hanno milioni di follower
Questa spinta verso i video è anche uno spostamento simbolico di Twitter dai famosi 140 caratteri che sono stati alla base della sua identità.
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