Il protagonista assoluto della notte più lunga dell’anno è lui, sebbene ci siano usanze diffuse e anche quelle odiate
Lo smartphone a Capodanno elemento imprescindibile? Il sentore già c’era. E la risposta la anticipiamo subito. Sì assoluto. Ma a lanciare un interessante sondaggio ai follower della sua IG community ci ha pensato l’azienda francese produttrice di telefonia Wiko, per scoprire quali siano gli usi e i costumi “da smartphone” più diffusi, e più odiati, in occasione del 31 dicembre. E lo smartphone a Capodanno sembra proprio essere destinato a restare il nostro “compagno preferito”.
Il 60% dei rispondenti al sondaggio di Wiko ha dichiarato di non riuscire a mettere da parte lo smartphone a Capodanno. È lui il protagonista della cronaca social della serata, fondamentale per postare la foto dell’outfit da festa, il piatto tradizionale o spammare catene di auguri a tutta la rubrica.
Eppure, nonostante la sua presenza sembri essere inevitabile, c’è un momento in cui sono quasi tutti d’accordo nel metterlo da parte. Quando? Proprio durante il countdown finale. L’88% non vuole assolutamente perdere il momento più importante della serata, l’emozione del passaggio dall’anno vecchio e quello nuovo insieme al conduttore o al deejay di turno che scandisce il passare dei minuti. E questo breve momento di “digital detox” sembra continuare quando arriva il puntualissimo blocco della rete delle 00.00: per il 60% degli utenti è un momento di sollievo e di tregua, che permette finalmente di viversela.
Smartphone a Capodanno… al servizio dei social
Tra gli altri luoghi comuni del 31 dicembre emerge il bilancio di vita annuale. Chi a fine anno non pensa alla solita lista dei buoni propositi da mettere in pratica a partire dal primo giorno dell’anno successivo? E in quanti la pubblicano sui social? Secondo il 77% degli IG follower di Wiko il vero buon proposito del 2020 è non scrivere più post su buoni propositi, perché alla fine si sa: non verranno (quasi) mai rispettati.
Raccontare in modo mainstream la notte più lunga con una foto? Basta guardare le bacheche dei social. Si parte dalle foto di gruppo con cappellini e fischietti fino ad arrivare ai più “ovvi” bicchieri di bollicine che tintinnano in brindisi e i classici fuochi d’artificio difficili da immortalare. Qual è la più “odiata”? Ebbene il 56% mette al bando la “scenografica” foto dei fuochi d’artificio.