E dulcis in fundo anche in Italia il numero dei like su Instagram è stato nascosto, oscurato. Non eliminato. Perché l’utente che ha pubblicato la foto o il video sul suo profilo li vedrà ancora. Saranno i follower a vedere soltanto il nome di un utente a cui piace la nostra foto seguita dalla più generica dicitura “altre persone”. Il numero totale dei “like” rimarrà segreto e solo il profilo che ha pubblicato l’immagine o una clip potrà visualizzarlo cliccando appunto su “altre persone”. Il numero dei like apparirà in alto come da screenshot qui sotto.
La notizia dei test di Instagram circolava già lo scorso maggio. La decisione che arrivava dai vertici della società acquistata da Mark Zuckerberg era diventata di dominio pubblico
L’idea alla base della scelta di Instagram che, in Canada, aveva iniziato in primi test nascondendo il numero dei Like a chi visualizzava un post, era (ed è) quella di rendere Instagram meno focalizzato sui numeri e più sui contenuti, allontanando la pericolosa tendenza al “cyberbullismo”.
L’allora claim di Instagram era: “Desideriamo che i tuoi follower si concentrino su ciò che condividi e non su quanti ‘Mi Piace’ ottengono i tuoi post. Durante questo test, solo tu potrai vedere il numero totale di ‘Mi Piace’ dei tuoi post“.
Uno dei primi quesiti che ci si era posti durante la fase dei test e ancor di più adesso che il numero dei like su Instagram è stato nascosto anche in Italia… e gli influencer? Figure professionali che basano la loro carriera sul consenso virtuale, potrebbero risentire sensibilmente della modifica? Diciamo che le strade possono essere due.
O questo cambiamento valorizzerà l’influencer stesso, aumentando di fatto la sua affidabilità (ad esempio acquistare like non servirà più a nulla) e diventerà una figura più autorevole e fidata oppure potrebbe essere favorita la diffusione di servizi di advertising e sponsorizzazione, reali, vere. Senza contare che la cosiddetta “like economy” prende da questa piccola rivoluzione una bella batosta.
Secondo uno studio del 2013, il 20% delle situazioni che provocano invidia, sperimentate dai partecipanti, si è verificata su Facebook. Secondo questa indagine, Facebook provoca un’invidia tossica, sottolineando che “l’intensità del follow-up passivo può ridurre la soddisfazione della vita degli utenti a lungo termine, poiché innesca il confronto sociale verso l’alto ed emozioni insidiose”. Instagram, con il suo focus sull’immaginario visivo, potrebbe causare ancora più invidia e nascondere il numero di Like su Instagram sarebbe un grande passo per il benessere digitale di molti.
Anche se il totale dei Like continuerebbe a influenzare il modo in cui l’algoritmo classifica un post nel feed, il cambiamento è pensato per centrare nuovamente Instagram sull’espressione di sé, invece di essere un concorso di popolarità. In questo modo, gli utenti potranno essere meno propensi a eliminare una foto o un video perché non ha ottenuto abbastanza Like o ricorrere ad account “Finsta” per pubblicare qualcosa di autentico ma meno “perfetto”.
Sul palco della F8, Adam Mosseri, Head of Instagram, annunciava che il social network nascondendo il numero dei like su Instagram non voleva solo fermare il bullismo, ma guidare la battaglia su internet contro il fenomeno. A tal fine, aveva annunciato diversi nuovi test sulle funzionalità che Instagram dovevano renedere l’app meno tossica e ricca d’odio.
In particolare si parlava di:
Se queste funzionalità riuscissero a promuovere effettivamente maggior benessere digitale, Instagram potrebbe poi proporle a tutti i suoi utenti.
È rassicurante vedere che Instagram intende aggiungere nuove funzionalità relative al benessere dopo l’abbandono dei fondatori Kevin Systrom e Mike Krieger. Systrom in particolare era stato un grande sostenitore della riduzione del meccanismo dell’invidia e dell’inautenticità sui social media, che era sfociato nel lancio delle Storie, in cui gli utenti possono condividere elementi non “patinati” delle proprie vite.
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