Dagli ultimi mesi del 2022 abbiamo assistito ad una serie di cambiamenti nell’universo social, il più rilevante sembra caratterizzarsi come una rivoluzione dall’alto per Twitter, ora di proprietà del celebre miliardario Elon Musk.
● Taglio del personale. Il nuovo proprietario del social ha deciso di licenziare molti tra i massimi dirigenti presenti: circa il 50%.
● Spunta blu a pagamento. Ci si può abbonare a Twitter Blue, un servizio opzionale e a pagamento: 8 dollari al mese o 84 l’anno.
● Donald Trump torna su Twitter. Musk ha lanciato un sondaggio/referendum per il ritorno dell’ex presidente americano, bandito dal social network, che ha permesso di rendere nuovamente visibile il suo account, grazie al consenso del 52% dei votanti.
● “I tried my best”, scrive Elon in merito alla rinnovata sospensione del rapper Kanye West che ha postato un tweet con il simbolo della svastica e una foto poco lusinghiera del miliardario.
Secondo le statistiche, il totale degli account Twitter è di 1.3 miliardi, di cui solo 368.4 milioni sono attivi. Giornalmente, vengono pubblicati in media circa 500 milioni di tweet (350,000 al minuto).
Sull’informativa del servizio Twitter Blue leggiamo che oltre alla spunta blu, l’abbonamento premium permette di accedere a nuove funzioni per migliorare l’esperienza e l’account social. Alcuni esempi:
● Modificare i tweet condivisi in precedenza;
● Scrivere tweet più lunghi (fino a 4.000 caratteri) o caricare video più lunghi;
● Accedere a un elenco automatico degli articoli più pertinenti della tua rete;
● Annullare l’invio di un tweet prima che sia visibile agli altri.
E molte altre che potrete trovare a questo link https://help.twitter.com/it/using-twitter/twitter-blue.
Quella del Twitter Blue sembra essere la scelta di Musk più contestata. Prima della nascita dell’abbonamento in questione, la spunta blu era riservata agli account verificati di inserzionisti e personaggi pubblici o vip. Una realtà elitaria? Forse, ma cosa succede quando potenzialmente chiunque può acquistare la propria spunta?
E soprattutto, cosa comporta per quella fascia di persone che già possedevano un account verificato?
Prima di tutto, dobbiamo constatare che dal momento in cui chiunque può acquistare “veridicità” si viene a concretizzare il rischio di un aumento delle fake news circolanti sui social network. Si potrebbe definire un azzardo: dare legittimità ai molti inventori di bufale che con solo 8 dollari al mese possono diffondere disinformazione intenzionalmente o meno (misinformazione).
Twitter ha annunciato la decadenza, dal 9 novembre 2022 dei vecchi criteri per le richieste di verifica, specificando che la precedente normativa resterà attiva per gli account verificati prima della data indicata.
Dall’account @verified di Twitter si legge chiaramente l’annuncio prevedibile: da oggi, chiunque non sia abbonato al servizio Twitter Blue perderà la spunta blu!
Altro che servizio opzionale, Twitter Blue diventa obbligatorio per tutti gli account verificati prima dello scorso 9 novembre.
Il misfatto è stato criticato anche da Stephen King ma Elon Musk è convinto che le novità introdotte contribuiranno alla riduzione del numero di bot e troll. Possiamo invece credere, ragionevolmente, che la perdita della spunta per account già verificati e la possibilità per chiunque di acquistare “veridicità” possa generare una serie di profili clone con l’aumento del rischio di riempire Twitter di truffatori e fake news.
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