A 25 anni dall’introduzione del World Wide Web, quella che è stata chiamata l’Era dell’Informazione volge al termine. Grazie agli schermi mobile e alla connettività sempre e ovunque, stiamo entrando nell’Era dell’Esperienza.
Quand’è stata l’ultima volta che avete aggiornato il vostro status di Facebook? Forse è da un po’ che non lo aggiornate? I dati dicono che gli aggiornamenti di status sono calati del 21%. Facevano parte dell’Era dell’Informazione, un periodo dominato dai computer desktop.
Ora i micro-computer che abbiamo sempre in tasca, i sensori mobile e la connettività ad alta velocità ci fanno muovere verso le esperienze. Il nostro modo di interagire sta cambiando, modellato dai dispositivi connessi.
Non siamo il nostro profilo
Basti pensare a Facebook e Snapchat. Il primo è “nativo” dell’Era dell’Informazione, durante la quale l’identità corrispondeva a ciò che era contenuto nei nostri profili digitali e si basava sull’accumulo di dati: testi, foto, video, link. La personalità era la somma di ciò che era stato salvato e condiviso.
Ma il mobile ha cambiato il modo in cui presentiamo la nostra identità digitale, come dimostra Snapchat. Molti pensano che il successo di Snapchat sia legato alla segretezza dei messaggi. In realtà la sua innovazione è quella di aver introdotto conversazioni effimere, dati che non si accumulano. Il profilo non è più al centro dell’universo social della persona. Nell’Era dell’Esperienza non siamo il nostro profilo.
Mostrare, non raccontare
L’idea che sta alla base dell’Era dell’Esperienza è che le storie che vengono condivise e raccontate sono più reali che mai. Si trasferiscono in primo luogo le emozioni, come dimostra il recente meccanismo di feedback introdotto da Facebook, che oltre al “mi piace” prevede sei reazioni pre-selezionate, sei emoticons. Invece in Snapchat tutto inizia dalla videocamera, i feedback sono dati in modo passivo, il primo imput è visivo.
L’esperienza virtuale
Quello che oggi avviene attraverso lo schermo di uno smartphone, in futuro sarà veicolato da lenti intelligenti e realtà virtuale. Lo confermano i recenti investimenti di Facebook, che ha introdotto live video, fotocamera a 360° e prodotti di realtà virtuale.
La realtà e la comunicazione di momenti reali sono alla base di questa nuova Era, in cui Snapchat e Periscope hanno successo e in cui in futuro vedremo tecnologie ancora più immersive.
Le nostre identità online e offline convergeranno, le storie che raccontiamo partiranno dal visual e avranno successo le tecnologie che veicoleranno un’esperienza. Questi trend aprono una nuova era tecnologica, ricca di opportunità da cogliere.
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