Spesso ci si chiede come Facebook decida quali contenuti sono permessi – e quanti sono quelli che violano gli Standard, insomma quali siano, davvero, le Regole di Facebook. Sono anni, infatti, che il social ha degli Standard della Comunità che spiegano cosa può trovare spazio su Facebook e cosa no e, tre settimane fa per la prima volta, ha anche pubblicato le linee guida interne che utilizziamo per applicare quegli standard.
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All’interno del Report sull’applicazione degli Standard della Comunità, Facebook comunica in aggiunta i numeri legati all’applicazione di questi Standard, in modo da permettere a tutti di giudicare il suo operato.
Alex Schultz, il Vice Presidente di Data Analytics, ha spiegato dettagliatamente come misuriamo ciò che succede su Facebook nel blog Hard Question e in questa guida per Comprendere il Report sull’applicazione degli Standard della Comunità.
“Questo report include informazioni e dati relativi all’applicazione dei nostri Standard tra ottobre 2017 e marzo 2018 e copre sei aree: violenza esplicita, nudo (adulti), atti sessuali, propaganda terroristica, incitamento all’odio, spam e account falsi. I numeri illustrano:
La maggior parte delle azioni che intraprendiamo per rimuovere contenuti contrari ai nostri alle regole di Facebook, riguarda gli account falsi e la grande quantità di spam che generano. Ad esempio:
Come sottolineato da Mark durante F8, abbiamo ancora molto lavoro da fare per prevenire gli abusi. In parte è perché l’intelligenza artificiale, pur essendo una tecnologia promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, perché il contesto è ancora molto importante. Ad esempio, l’intelligenza artificiale non è ancora sufficiente per identificare se qualcuno sta incitando all’odio o se sta semplicemente descrivendo qualcosa che ha vissuto per denunciare pubblicamente il problema.
Più in generale, come spiegato la settimana scorsa, la tecnologia necessita di un gran numero di dati di supporto per riuscire a riconoscere modelli significativi di comportamento, che noi spesso non abbiamo per lingue meno diffuse o per i casi che non vengono segnalati spesso. Inoltre, in molte aree – anche se si tratta di spam, pornografia o account falsi – ci scontriamo con avversari sofisticati che cambiano continuamente tattica per eludere i nostri controlli, per contravvenire alle regole di Facebook, il che significa che dobbiamo continuamente cambiare e adattare i nostri sforzi.
Questo è il motivo per cui stiamo investendo in modo consistente in un numero maggiore di persone e in una tecnologia migliore per rendere Facebook più sicuro per tutti.
Ed è anche il motivo per cui pubblichiamo queste informazioni. Riteniamo che una maggior trasparenza permetta di accrescere il senso di responsabilità nel tempo e che la pubblicazione di queste informazioni ci possa spingere a migliorare più rapidamente. Si tratta degli stessi dati che utilizziamo per valutare internamente il lavoro fatto – e adesso ognuno potrà vederli per giudicare i nostri progressi. Non vediamo l’ora di ricevere i vostri feedback”.
Le Regole di Facebook, ovvero gli standard della comunità vengono spiegati per la prima volta da Facebook in un post
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