Perché vedo questo post? Ce lo siamo chiesti tanti volte…Come è organizzato davvero il feed di notizie Facebook?Gli algoritmi dei social media sono notoriamente misteriosi, ma Facebook, adesso, vuole cambiare le cose.
Il gigante della tecnologia ha annunciato tramite un blog post il “perché vedo questo post?”, la funzione che spiega perché un post di un amico, gruppo o pagina sta spuntando sul tuo feed di notizie. Si tratta di una sorta di espansione della funzione del 2014 “perché vedo questo annuncio?”, che ha offerto la stessa funzione, ma esclusivamente per gli annunci.
Perché vedo questo oPost è la nuova funzione che spiega come Facebook organizza il feed di notizie
“Questa è la prima volta che abbiamo fornito informazioni su come il ranking funziona direttamente nell’app”, ha affermato nel blog il Product Manager di Facebook Ramya Sethuraman. “Sarai in grado di usufruire dei post e degli annunci nel feed di notizie, ottenere un contesto sul motivo per cui appaiono e agire per personalizzare ulteriormente ciò che vedi”.
La funzione “Perché vedo questo post?” Anche se è stata annunciata un giorno prima del 1 aprile non è un pesce d’aprile, ha riferito un portavoce di Facebook. Stando alle dichiarazioni del portavoce, questa settimana inizierà ad essere rilasciata la funzione e sarà disponibile per tutti gli utenti di Facebook entro la metà di maggio.
La funzione mostrerà quali dati hanno portato a dare priorità a un post sul feed personale. Quanto spesso piacciono i post di una persona e quanto spesso si risulta coinvolti con media diversi come video, foto o testo sono alcuni esempi di informazioni che contribuiscono a mettere in risalto un post.
Nel blog, Sethuraman ha affermato che si sarà in grado di far sapere a Facebook quali sono le metriche che si desidera abbiano maggior peso nel decidere cosa mostrare nel feed e dove.
Questa mossa per una maggiore trasparenza arriva subito dopo che Mark Zuckerberg ha scritto un editoriale per il Washington Post spiegando che Facebook potrebbe aver bisogno di regolamenti per aiutare ad affrontare le sue “enormi responsabilità”.
“I legislatori spesso dicono che abbiamo troppo potere sulle conversazioni”, ha scritto Zuckerberg, “e sinceramente sono d’accordo: sono arrivato a credere che non dovremmo prendere così tante decisioni importanti su come avvengano le conversazioni da soli”.
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