Il Facebook Journalism Project è partito in gennaio. Ecco un primo bilancio e gli obiettivi che sono stati raggiunti negli ultimi sei mesi. Il lavoro, come spiega Campbell Brown, Head of News Partnership e Fidji Simo, VP of Product, si è focalizzato sulle tre linee portanti del Facebook Journalism Project:
Indice dei contenuti
Dal lancio del Facebook Journalism Project il social ha incontrato 2.600 editori, di ogni parte del mondo, per aprire un dialogo sul modo in cui utilizzano le soluzioni Facebook e su quali miglioramenti si sarebbero potuti apportare per rispondere meglio alle loro esigenze. Facebook spiegato come funzionano i loro prodotti, come News Feed e Instant Articles, così che gli editori potessero utilizzarli al meglio.
Miglioramenti di Instant Articles
Facebook ha introdotto alcuni aggiornamenti per gli Instant Articles partendo dai preziosi feedback raccolti grazie al confronto con i partner, tra questi:
Gli editori hanno potuto constatare il valore e l’impatto di questo lavoro e di conseguenza stanno incrementando l’adozione degli Instant Articles che attualmente rendono più di 1 milione di dollari al giorno agli editori, attraverso la Facebook Audience Network e negli ultimi 6 mesi gli RPM (Rotational Product Manager Program) da Facebook Audience Network in Instant Articles sono aumentati di più del 50%. “Siamo entusiasti di questo e continueremo a investire negli Instant Articles: più di 10.000 editori nel mondo utilizzano Instant Articles, con una crescita di oltre il 25% soltanto negli ultimi sei mesi. Più di un terzo di tutti i clic sugli articoli su Facebook avvengono sugli Instant Articles”, ha affermato Campbell Brown
Abbonamenti negli Instant Articles
Facebook sta lavorando a un strumento per supportare gli abbonamenti all’interno degli Instant Articles e “contiamo di iniziare a testarlo con un piccolo gruppo di partner entro la fine dell’anno. I nostri partner hanno identificato il supporto al business model basato sugli abbonamenti come una priorità massima e di conseguenza è diventato una priorità anche per i nostri team. Non esiste un modello di abbonamento valido per tutti, perciò stiamo lavorando a stretto contatto con diversi partner nel mondo per determinare quale possa essere una potenziale soluzione” fanno sapere Campbell Brown, Head of News Partnership e Fidji Simo, VP of Product,
Come per ogni nuovo prodotto, dovremo continuare a metterlo a punto per fare in modo che funzioni sia per gli utenti sia per gli editori presenti su Facebook. Continueremo a ad ascoltare e ad accogliere i feedback che i nostri partner vorranno fornirci nei prossimi mesi.
Ads nei video
Facebook ha anche annunciato che tutti gli editori abilitati ora possono guadagnare attraverso i video pubblicitari in-stream all’interno dei propri siti web e sulle proprie app tramite Audience Network. Negli Stati Uniti sono iniziati i test per gli Ad Break nei video on-demand su Facebook, ora si sta espandendo il test a nove paesi, che saranno attivi entro prima metà dell’anno prossimo.
Rights Manager
Facebook ha migliorato il Rights Manager, lo strumento che può aiutare gli editori a gestire e proteggere i loro video su Facebook. Rights Manager è ora più semplice da utilizzare e consente agli editori di fissare regole automatizzate per agire sulle corrispondenze, se ciè vengono trovati dei video uguali su FB.
Branded Content o Contenuti sponsorizzati
All’interno del suo Facebook Journalism Project, FB ha rilasciato tre aggiornamenti per editori e autori che postano e condividono contenuti sponsorizzati: viene consentita la condivisione di contenuti sponsorizzati su più Pagine Facebook, semplificato la policy e le direttive e aggiornato il tag dei braded content con l’aggiunta del termine ‘Paid’ nel post. In risposta ai feedback dei partner, FB sta anche svolgendo dei test con un piccolo gruppo di editori focalizzandoci su contenuti sponsorizzati che non siano editorialmente influenzati dagli sponsor. Come parte di questo test, FB sta valutando alternative all’attuale tag ‘with’ (con) e all’etichetta ‘Paid’ (pagato).
Notizie locali
Il Facebook Journalism Project pensa anche alle notizie locali. Il lavoro sulle notizie locali è appena agli inizi, ma Facebook sa che il grande giornalismo nasce proprio da lì. “Abbiamo contattato redazioni locali di tutto il mondo per capire come essere davvero d’aiuto e abbiamo iniziato a testare nuovi modi per aiutare le persone a scoprire le notizie locali su Facebook” dicono Campbell Brown e Fidji Simo
Uno sguardo più approfondito su come Facebook lavora con gli editori
Il Facebook Journalism Project vuole migliorare la relazioni tra editori e social network. La profonda collaborazione con gli editori rimane un fattore cruciale per Facebook nel processo di sviluppo del prodotto e “abbiamo capito che ciò che davvero ci serve è un approccio su misura. Ecco qualche esempio delle modalità con cui ci stiamo relazionando con gli editori per offrire maggiore trasparenza e un miglior allineamento con le fasi di sviluppo dei nostri prodotti”.
Negli ultimi sei mesi Facebook ha organizzato 15 News Day — le giornate dedicate alla formazione sul prodotto, con sessioni di feedback, presentazioni dei partner ai giornalisti locali e indicazioni per le imprese e le redazioni — a Dallas, Atlanta, Denver, Chicago, Seattle, San Diego, Delhi, Hyderabad, Manchester, Milano, Edimburgo, Manila, Giacarta, Città del Messico e Buenos Aires. Stiamo progettando di organizzarne altre 15 nei prossimi sei mesi.
Il team FB ha partecipato a oltre 71 eventi nell’ambito dell’industria dei media — tenendo presentazioni e seminari o facendo parte di un comitato di esperti in 50 di essi, fornendo un servizio di assistenza in circa 30 e sponsorizzandone 36.
FB ha annunciato anche un progetto pilota che fornisca sostegno e formazione Facebook a organizzazioni di informazione locali o no-profit attraverso una partnership con la Knight Foundation, il Lenfest Institute for Journalism, la Detroit Journalism Cooperative e la Montclair State University’s Center for Cooperative Media.
Inoltre ha pianificato diversi programmi di formazione e lanciato nuovi strumenti per aiutare i giornalisti su Facebook:
All’interno del Facebook Journalism Project ci sono dei veri e propri strumenti, dei tool. Ad esempio, dopo aver acquisito la piattaforma CrowdTangle, Facebook l’ha resa gratuita per gli editori e le scuole di giornalismo per consentire l’accesso ai dati e alle conoscenze di cui avevano bisogno. Nella prima metà di quest’anno più di 1.600 nuovi partner sono saliti a bordo di CrowdTangle. Inoltre l’utilizzo complessivo dello strumento è triplicato, la piattaforma è cresciuta rapidamente nei mercati emergenti quali India e Brasile e ora viene usata in più di 1.000 redazioni locali.
Oltre ad aver aumentato l’adozione complessiva della piattaforma nell’industria dell’informazione e dell’editoria, hanno lanciato diversi importanti aggiornamenti allo strumento dal punto di vista del prodotto, tra questi:
CrowdTangle si è associato anche con CrossCheck per aiutare a sostenere la lotta contro le fake news in occasione delle elezioni in Francia e Regno Unito, ha organizzato corsi di formazione e seminari durante importanti eventi del settore, ha ampliato la partnership con Chartbeat e partecitato alle Facebook hackathons in tutto il mondo.
Insight cross-platform
FB sta formulando e testando nuove idee che consentano agli editori di vedere in modo trasversale l’andamento della fruizione del pubblico su Facebook e sui propri siti gestiti autonomamente.
Facebook for Journalists Certificate
FB ha ampliato a 10 lingue l’offerta di corsi e-learning su prodotti, strumenti e servizi Facebook per giornalisti e lanciato il Facebook for Journalists Certificate , un curriculum di tre corsi ideato dal Poynter Institute e da Facebook.
Facebook Safety per giornalisti
In giugno FB ha annunciato il Facebook Safety per giornalisti e presentato una pagina dedicata sul sito web Facebook for Journalists (Facebook Journalism Project) per fornire risorse ideate specificatamente per aiutare i giornalisti a proteggere loro stessi e i loro account su Facebook.
Collaborazione con First Draft Network
FB ha intensificato il nostro impegno con l’organizzazione no-profit First Draft Network aiutandoli a creare, tra le altre iniziative, una comunità di controllo virtuale.
FB ha poi introdotto miglioramenti del prodotto e lanciato delle partnership con giornalisti, educatori e ricercatori per aiutare a sostenere community informate.
Affrontare l’integrità dell’informazione su Facebook
“Sappiamo bene che le persone desiderano accedere a un’informazione accurata e di alta qualità su Facebook – così è anche per noi. Ecco alcuni dei nostri sforzi per combattere il propagarsi di false news sulla nostra piattaforma e sostenere una comunità informata” dice Brown:
Promozione dell’Informazione Consapevole
“Vogliamo che le persone abbiamo gli strumenti per individuare le informazioni ingannevoli quando se le trovano davanti – su qualunque piattaforma. All’inizio di quest’anno abbiamo riunito giornalisti, accademici e organizzazioni no-profit per il nostro primo gruppo di lavoro sull’informazione consapevole alla Walter Cronkite School of Journalism presso l’Arizona State University e abbiamo tenuto incontri simili a Berlino e a Londra poco tempo dopo. Abbiamo partecipato alla creazione e al finanziamento della News Integrity Initiative alla CUNY (City University of New York) Graduate School of Journalism, una nuova e diversa rete di partner che lavorerà insieme per finanziare ricerca e progetti focalizzati sull’informazione consapevole. Più di recente abbiamo tenuto il nostro primo meeting della Asia Pacific News Literacy Group a Hong Kong.”
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