I tempi cambiano. È per questo che Mark Zuckerberg starebbe pensando a funzionalità a pagamento per Facebook, Instagram e WhatsApp. In realtà, i social e l’app di messaggistica istantanea di Meta sarebbero soltanto gli ultimi, in ordine di tempo, a prevedere qualcosa del genere. Pensiamo alla recente introduzione di Telegram Premium, che dietro pagamento di una quota mensile consente di beneficiare di funzioni extra, e a Snapchat, che prevede già qualcosa di simile o ancora a Twitter, che starebbe testando una versione Blue – con tasto edit incluso – anch’essa a pagamento.
I tempi cambiano e con esse le esigenze. Lo sanno bene anche le piattaforme streaming, Netflix in particolare, anche se qui i meccanismi sono diversi. Pur di trattenere gli abbonati e di attrarne di nuovi, la strategia è quella di introdurre un piano con pubblicità a prezzo inferiore. La pubblicità non era mai stata contemplata in passato su Netflix, eppure il mercato ha imposto una strada differente. Adattarsi, evolvere o soccombere, questo sembra essere il mantra.
Chi ben ricorda, in passato si sono alternate numerose catene di Sant’Antonio per allertare gli utenti in merito alla probabilità – per loro assai concreta – che Facebook e WhatsApp sarebbero diventati a pagamento. Oggi tale possibilità sembrerebbe non essere più così lontana: Meta starebbe studiando funzionalità a pagamento per Facebook, Instagram e WhatsApp. Il motivo di tale scelta ruoterebbe attorno al calo delle entrate pubblicitarie e alla necessità di investire ingenti capitali per lo sviluppo del Metaverso. Ad ogni modo si tratterebbe di un progetto futuro e difficilmente dovrebbero arrivare novità a breve.
Mentre la possibilità di vedere funzionalità aggiuntive sui prodotti Meta sembra essere un progetto ancora fumoso, è già una realtà la possibilità, su Instagram, di abbonarsi agli account dei creator per usufruire di contenuti esclusivi. A tal proposito, qualche giorno fa, Chiara Ferragni ha lanciato un sondaggio tra i propri follower proprio per chiedere se fossero favorevoli o meno al pagamento di una somma per visualizzare contenuti in esclusiva. Il risultato non è stato dei migliori (oltre il 70% di coloro che hanno partecipato ha risposto di non essere interessato a tale eventualità) ma c’è da scommettere che molti sarebbero disposti a pagare una volta disponibile tale possibilità, almeno per account molto seguiti.
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