Nuova violazione della privacy da parte di Facebook: la sconcertante scoperta riguarda le foto di persone iscritte al social che però non sono mai state pubblicate.
Ancora un volta Facebook, ancora una volta la privacy degli utenti violata e ancora una volta i nostri dati in mano a sviluppatori di terze parti di cui non si conoscono le intenzioni.
È successo di nuovo, e questa volta sembra che nemmeno Facebook abbia più il coraggio di accampare spiegazioni, limitandosi a scusarsi per quanto accaduto.
Questa volta, però, protagoniste della violazione sono le foto degli iscritti a Facebook, che a causa di un grave bug sono rimaste esposte ad app e sviluppatori per un totale di 12 giorni.
Era il 25 settembre quando in Facebook si sono accorti di una falla interna al sistema che esponeva le foto degli utenti agli sviluppatori di terze parti, consentendo loro l’accesso ad immagini mai pubblicate sul social network.
È la stessa Facebook a confermare quanto accaduto a TechCrunch, spiegando come il baco abbia agito nei giorni da 13 al 25 settembre, giorno in cui la falla è stata scoperta e sistemata. Più di due mesi fa, insomma, un errore interno al sistema di Facebook ha permesso a 876 diversi sviluppatori di qualcosa come 1500 app – secondo TheVerge – di accedere alle foto degli iscritti seppur non condivise sul social network di Zuckerberg.
Nello specifico, si tratta di immagini caricate sulla piattaforma dall’utente, ma non più condivise in Facebook, oppure le foto protagoniste delle ormai diffusissime storie.
L’accesso è stato possibile grazie ad un meccanismo interno di Facebook: ogni volta che carichiamo una foto, anche senza condividerla, il social di Menlo Park ne crea una copia, e lo stesso accade per i contenuti caricati nelle storie.
Non solo Facebook si riserva il diritto di tenere per sé copie di fotografie mai rese pubbliche o comunque per – quello che noi crediamo – un breve lasso di tempo, dunque, ma non è nemmeno capace di proteggere le stesse da occhi e mani indiscrete.
Nulla da fare, il 2018 per Facebook è stato davvero un anno terribile tra scandali e relative violazioni della privacy, e lo spettro della violazione del GDPR è sempre dietro l’angolo. Per quanto dal social network assicurano di aver agito per tempo risolvendo il problema che aveva esposto i dati di milioni di persone, la segnalazione agli organi competenti è arrivata molto tempo dopo, anche a seguito delle relative indagini sull’accaduto.
Per quanto riguarda gli utenti, il team del social spiega che le persone coinvolte saranno avvisate mediante una notifica, ma l’idea che nemmeno Facebook sembra ormai essere più in grado di gestire e controllare Facebook, viene ogni volta più avvalorata.
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