La classifica social dei politici ci racconta molte cose. Nell’era digitale, i confini tra la politica e i social media si fanno sempre più labili. Questo scenario non fa eccezione in Italia, dove i cambiamenti nelle modalità di comunicazione politica hanno preso una piega decisamente moderna. Mentre le piazze fisiche una volta dominavano come luoghi di dibattito e manifestazione, oggi, i social media fungono da piazze virtuali, dove politici e cittadini interagiscono direttamente. Esaminare la relazione tra politica e social media in Italia apre una finestra su dinamiche complesse e sfide inedite.
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Twitter, Facebook, Instagram e altre piattaforme social sono diventati strumenti indispensabili per i politici italiani. La capacità di raggiungere milioni di persone con un solo post ha trasformato i social media in un palcoscenico privilegiato per la comunicazione politica. Questi strumenti digitali vengono utilizzati non solo per diffondere programmi e ideologie, ma anche per “umanizzare” i politici, mostrando aspetti della loro vita privata e caratteristiche personali che possono rafforzare il loro appeal presso l’elettorato.
Abbiamo analizzato i profili social dei leader dei partiti italiani rappresentati in parlamento attraverso la piattaforma Inflead.
FullName | Followers | InfluencingValue | Efficiency |
---|---|---|---|
Giorgia Meloni | 2.673.462 | 308.209 | 11.5 |
Matteo Salvini | 2.292.509 | 227.490 | 9.9 |
Giuseppe Conte | 1.772.946 | 304.067 | 17.2 |
Elly Schlein | 329.465 | 96.403 | 29.3 |
Matteo Renzi | 275.580 | 38.235 | 13.9 |
Carlo Calenda | 138.309 | 23.050 | 16.7 |
Antonio Tajani | 51.877 | 8.324 | 16 |
Su Instagram il leader politico più seguito è Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), con 2,67 milioni di follower, al secondo posto Matteo Salvini (Lega), con 2,29 milioni, al terzo Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle) con 1,7 milioni, seguito da (anche se molto staccata) da Elly Schlein (PD) con 329mila follower, poi Matteo Renzi (Italia Viva) con 275mila, Carlo Calenda (Azione) con 138mila e Antonio Tajani (Forza Italia) con 51mila.
Se guardiamo ad un dato più profondo, l’ Influencing Value, la classifica cambia. Il dato indica in numero di persone che realmente interagiscono con i contenuti pubblicati dall’account.
Non cambia il primo posto, sempre di Giorgia Meloni, con un valore di 308.209 persone, seguita da vicino da Giuseppe Conte con 304.067; poi Matteo Salvini (227.490); Elly Schlein (96.403); Matteo Renzi (38.235); Carlo Calenda (23.050); Antonio Tajani (8.324).
La cosa che si nota per tutti è un influencig value molto più basso del numero dei follower; molti influencer (in settori differenti) hanno un influencing value addirittura superiore al numero dei follower (questo avviene quando i contenuti vanno spesso virali). Per i politici invece l’efficienza sui social è molto bassa.
Per fare un esempio la cantante Annalisa ha 2,5 milioni di follower (un po’ meno di Giorgia Meloni) e ha un influencing Value di 4,94 milioni con un’efficienza del 195,6%, l’efficienza del profilo della Meloni è dell’1,5%.
FullName | FollowersCount | InfluencingValue | Efficiency |
---|---|---|---|
Giorgia Meloni | 1.492.096 | 798.469 | 53.5 |
Matteo Salvini | 973.914 | 1022.331 | 105 |
Giuseppe Conte | 739.160 | 1268.328 | 171.6 |
Matteo Renzi | 79.843 | 430.736 | 539.5 |
Carlo Calenda | 31.100 | 73.509 | 236.4 |
Antonio Tajani | 2.705 | 53.422 | 1974.9 |
Su TikTok non sono presenti tutti i leader ma alcuni ne hanno fatto un loro roccaforte social.
Al primo posto Giorgia Meloni con 1,49 milioni di follower, poi Matteo Salvini 973mila, 3° Giuseppe Conte (739.160); poi Matteo Renzi con 79mila, Carlo Calenda 31mila e Antonio Tajani (2.705). Se guardiamo l’influencing Value, ovvero il numero di persone che realmente interagisce con i contenuti pubblicati dagli account, troviamo una classifica rivoluzionata Con Giuseppe Conte al 1° posto (1,2 milioni), Matteo Salvini (1 milione); 3° Giorgia Meloni (798.469), poi Matteo Renzi, Carlo Calenda e Antonio Tajani.
Classifica social dei politici X (Twitter)
Su X, ex Twitter troviamo una classifica diversa, con Matteo Renzi ampiamente primo: Matteo Renzi 3,3 milioni, Giorgia Meloni 2,2 milioni, Matteo Salvini 1,5 milioni, Giuseppe Conte 1,1 Milioni, Elly Schlein 186.446, , Carlo Calenda 468.052, Antonio Tajani
112.699.
Qui trovate la classifica generale dei leader di partito sui social: Instagram, TikTok e X. Sono ordinati in base al numero totale di Follower.
La caratteristica principale offerta dai social media è l’immediatismo dell’interazione. I politici possono rispondere in tempo reale alle preoccupazioni dei cittadini, commentare eventi di attualità o criticare le mosse degli avversari. Allo stesso tempo, questa immediatezza può rivelarsi una spada a doppio taglio. La rapidità di diffusione delle informazioni (e disinformazioni) sui social media pone sfide significative in termini di verifica dei fatti e gestione delle crisi.
Le “echo chambers”, o camere dell’eco, si formano quando gli individui si immergono in ambienti informativi che riflettono e rafforzano le loro convinzioni preesistenti. Nei social media, gli algoritmi tendono a proporre contenuti che si allineano alle preferenze e ai comportamenti precedenti degli utenti, limitando così l’esposizione a opinioni divergenti. In Italia, il fenomeno si manifesta attraverso la segmentazione del pubblico in comunità online omogenee, dove le informazioni sono spesso prive di contestualizzazione critica.
La polarizzazione, intesa come l’accentuazione delle divisioni politiche, è una conseguenza diretta dell’esistenza delle echo chambers. In Italia, questo processo è visibile nella crescente difficoltà di conduzione di un dibattito pubblico costruttivo. Le posizioni politiche tendono ad essere presentate in termini manichei, e la ricerca del compromesso viene spesso vista come un segno di debolezza piuttosto che di responsabilità civica. La polarizzazione minaccia il tessuto democratico, ostacolando la capacità di affrontare collettivamente le sfide complesse che il paese si trova di fronte.
La politica italiana, con la sua ricca storia di dibattito pubblico e attivismo, si trova a navigare in queste acque turbolente cercando nuovi modelli di comunicazione. La polarizzazione e la prevalenza delle echo chambers complicano non solo le campagne elettorali, ma anche il governo quotidiano. La capacità di raggiungere un consenso su riforme significative è compromessa, e anche questioni trasversali possono diventare terreno di scontro ideologico.
In parallelo alla polarizzazione, la disinformazione rappresenta un’altra sfida critica. In campagna elettorale e non solo, le fake news possono diventare strumenti potenti nelle mani di chi vuole manipolare l’opinione pubblica. Il governo italiano e le istituzioni europee hanno iniziato a muoversi per contrastare questo fenomeno, ma la lotta alla disinformazione richiede un approccio multilaterale, che coinvolga legislatori, piattaforme social e società civile.
In conclusione, mentre i social media offrono opportunità senza precedenti per l’engagement politico e la partecipazione democratica, presentano anche nuove complessità. Affrontare le sfide di polarizzazione e disinformazione, garantendo al tempo stesso libertà di espressione e un dibattito pubblico costruttivo, è cruciale per il futuro della democrazia italiana nell’era digitale. La strada da percorrere è ancora lunga, ma riconoscere l’importanza e l’impatto dei social media sulla politica è il primo passo verso la ricerca di un nuovo equilibrio.
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