I laboratori in tutta la nazione sono in ritardo nell’elaborazione e nella fornitura dei risultati mentre un’ondata di casi di coronavirus sta mettendo a dura prova l’intero sistema sanitario degli Stati Uniti
Bill Gates non ha mezze misure nel parlare in una intervista rilasciata alla Cnbc dei test sul Coronavirus. “Uno spreco totale“. Motivo? I risultati arrivano dopo troppo tempo. L’ex amministratore delegato e fondatore del colosso Microsoft, ha spiegato che le persone hanno bisogno di ottenere risultati il prima possibile, in modo da poter “cambiare il loro comportamento e non infettare altre persone”. Per Gates è inaccettabile pagare qualcuno se poi i test arrivano dopo oltre due giorni. “Non si dovrebbe pagare qualcuno che richiede più di 48 ore per farti ottenere il risultato“, ha detto Gates. Contraddicendo peraltro quanto sostenuto dal presidente Donald Trump che ha propagandato l’aumento della capacità dei test come un elemento fondamentale della lotta alla pandemia.
Il problema però sarebbe nella difficoltà dei laboratori di analizzare i campioni, al punto da far arrivare i risultati talmente in ritardo da rendere i test stessi sostanzialmente inutili soprattutto nell’individuare i nuovi focolai. I laboratori negli Stati Uniti sono in ritardo nell’elaborazione e nella fornitura dei risultati mentre un’ondata di casi di coronavirus sta mettendo a dura prova l’intero sistema sanitario. Il numero medio di test fatti ogni giorno a luglio è salito costantemente. A luglio si sono superati i 700mila tamponi quotidiani, secondo i dati del Covid Tracking Project, organizzazione indipendente lanciata dai giornalisti di The Atlantic. Il tempo medio per ricevere i risultati è in realtà anche più lungo dei due giorni citati da Bill Gates.
“Bisogna dare delle priorità — ha aggiunto quindi Gates — Bisogna assicurarsi che le comunità a basso reddito, che sono più a rischio, ottengano quei risultati entro 24 ore”.
Stando sempre ad una indagine del Covid Tracking Project i test molecolari, più affidabili di quelli rapidi, sono gli unici che permetterebbero un reale controllo dell’epidemia. La Quest Diagnostics, uno dei maggiori produttori di questo tipo di esami, ha avvertito già lunedì che il tempo di consegna nelle ultime due settimane sta continuando a rallentare.