intelligenza artificiale

Festival AI e Regio Insubrica: tutti i colori dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è sempre più al centro delle nostre vite, personali, professionali, artistiche, emotive e anche religiose. Ne è stata dimostrazione la tappa di Lugano del Festival AI Ticino e Regio Insubrica che ha visto uno straordinario successo con 750 partecipanti e 50 speaker arrivati da tutto il mondo.

Il Palazzo dei Congressi di Lugano ha accolto la prima edizione del Festival AI organizzato da Ated e a cui ha collaborato Digitalic, ed è stato un successo con numeri che sono andati ben oltre i migliori auspici. Un segno che la società e le imprese hanno bisogno di più AI, di più informazioni e di strumenti per capire meglio questa tecnologia che si prefigura come una GPT (General Purpose Technology) in grado di cambiare contemporaneamente la società e l’economia. Il Festival AI, che si è tenuto a Lugano il 3 febbraio, ne è stato la dimostrazione concreta.

L’evento si è aperto con Cora Gasparotti e Silvia Pontecorvi, della compagnia di danza Omnia, che hanno realizzato una performance basata su AI e danza, sfruttando a fini creativi uno dei difetti dell’AI, ovvero le allucinazioni. All’AI è stato chiesto di generare delle pose e dei passi di danza, che spesso sono risultati impossibili, con corpi trasfigurati, perché l’AI, in realtà, non conosce l’anatomia umana. La coreografia si è basata sulla riproduzione di quelle pose impossibili per dimostrare che, se utilizzata con senso critico, l’AI stimola la creatività umana.

 

AI da toccare con mano

La grande area espositiva ha permesso di interagire con le più interessanti novità in ambito AI come il SanTO, il robot cattolico, presentato dal Professore Gabriele Trovato dello Shibaura Institute of Technology di Tokyo. La religione, infatti, è una delle attività umane più diffuse e l’AI è destinata ad assistere le persone in ogni ambito, anche nella preghiera. L’idea del SanTO (Sanctified Theomorphic Operator) è quella di aiutare le persone a pregare, anche quelle che si trovano isolate, fisicamente o socialmente.

Grande interesse anche per il robot umanoide Unitree H1, guidato da René Vogel (Mr. Vision) in grado di camminare mantenendo l’equilibrio in ogni situazione.

Presente tutta la famiglia dei robot Teotronica (fondata da Matteo Suzzi) per il mondo dello spettacolo, dell’intrattenimento e dell’educazione ambientale dato che il 90% dei componenti proviene da materiali di recupero o riciclo.

In mostra anche i droni, gli ultimi ritrovati di Arduino Pro, e Zia Sofia, l’AI per la cucina che si è “sfidata” con la sommelier del riso Valentina Jannarelli.

I contenuti

Con 50 speaker il Festival AI ha coperto molte delle tematiche più attuali riguardanti l’intelligenza artificiale.

Paola Pisano, ex ministro dell’Innovazione della Repubblica Italiana e oggi Responsabile del laboratorio AI dell’Università di Torino (Highest) ha tratteggiato gli equilibri Geopolitici dell’AI mostrando come le nazioni stiano investendo non solo per ragioni tecnologiche ma anche politiche e ha spiegato l’impatto su questi fattori di DeepSeek che ha cambiato l’idea (e il mercato) dell’AI con un utilizzo di risorse molto inferiore rispettai player Americani.

Paola Pisano

Non sono mancati gli sguardi critici all’Intelligenza artificiale come quello di Andrea Barni della Fondazione Agire. Il suo speech ha offerto una prospettiva equilibrata sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nelle aziende, sfatando alcuni miti e mettendo in evidenza sia i successi che i fallimenti. Andrea Barni ha affrontato una questione cruciale: “L’Intelligenza Artificiale sembra poter fare tutto, ma è davvero la soluzione per ogni sfida aziendale?” Nonostante l’entusiasmo che circonda l’AI, Barni ha sottolineato l’importanza di una valutazione critica. Ha presentato numerosi casi d’uso reali, dimostrando come in alcune situazioni l’AI si sia rivelata estremamente utile, mentre in altre, invece, era semplicemente una maschera per una semplice digitalizzazione.

Francesco Marino ha parlato della fascinazione quasi irresistibile dell’AI, che quasi come il canto delle Sirene di Ulisse, ci attrae verso un mondo immaginifico, in cui ogni aspetto della nostra vita verrà migliorato, ma citando ad esempio lo studio  dei professori Anil R.Doshi  (UCL School of Management) e Oliver P. Hauser (Univeristà di Exter) ha evidenziato come l’AI aumenti la creatività del singolo, ma abbassi quella collettiva, in un circolo che può diventare vizioso se l’esperienza umana dovesse diventare solo una variabile computazionale.

Francesco Marino

Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, ha illustrato come l’AI oggi possa stare in un granello di sabbia, ovvero come gli algoritimi possano essere “compressi” per essere inseriti in chip miniaturizzati e basso costo portando l’intelligenza artificiale direttamente a contatto con le esperienze da misurare o sulle quali agire con delle decisioni automatiche.

Massimo Banzi

Al Festival AI Ticino e Regio Insubrica, un tema di grande attualità è stato affrontato nell’intervento della Professoressa  Crenguta Leaua, intitolato “Humans and AI. Who is Liable for What?”. La sua presentazione ha sollevato domande cruciali riguardo alla responsabilità legale nell’era delle intelligenze artificiali conversazionali e agentiche.

Crenguta Leaua ha esplorato le complessità legate alla responsabilità quando i sistemi di AI, che possono operare in modo autonomo e prendere iniziative, causano danni. In settori critici come la sanità, la finanza o i veicoli autonomi, una decisione sbagliata di un sistema AI può avere gravi conseguenze. Ma chi deve essere ritenuto responsabile? È una questione che diventa sempre più intricata man mano che l’intelligenza artificiale evolve.

Francesca Moriani ha esplorato nuovi orizzonti dell’organizzazione aziendale  e come l’Intelligenza Artificiale (AI) stia trasformando le dinamiche del lavoro e della leadership, promuovendo una sinergia tra tecnologia e talento umano sottolineando come l’AI oggi permetta a ogni persona di diventare un agente di cambiamento all’interno delle organizzazioni. In un contesto lavorativo in continua evoluzione, la tecnologia non è più vista come un semplice strumento, ma come un partner capace di amplificare le capacità umane.

Francesca Moriani

 

Sergio Matteo Savaresi, Professore Ordinario di Automazione nei Veicoli al Politecnico di Milano, ha presentato il suo intervento dal titolo “Auto a guida autonoma: una nuova era della mobilità personale”. In questo discorso illuminante, Savaresi ha esplorato le trasformazioni rivoluzionarie che le auto a guida autonoma porteranno nella mobilità personale. Savaresi ha introdotto il problema della de-carbonizzazione, un obiettivo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. Ha spiegato come la transizione verso la mobilità elettricanon sia sufficiente se inserita nel tradizionale modello di mobilità basato sul possesso individuale del veicolo.

Ha presentato poi il progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous), che sta lavorando per sviluppare veicoli autonomi intelligenti. Questo progetto mira a integrare l’intelligenza artificiale nei sistemi di guida per creare veicoli che possano operare autonomamente, aprendo la strada a una nuova era della mobilità personale.

Stefano Zingoni, innovation & marketing director del Gruppo E ha regalato spunti di riflessione profondi sul ruolo cruciale che il tempo gioca nell’innovazione. Con l’adagio che “l’orologio misura il tempo, ma l’innovazione lo trasforma in valore,” Zingoni ha esplorato come la serendipità e il lavoro di gruppo siano fondamentali nei processi innovativi. Grazie al tempo adeguatamente dedicato, emergono invenzioni rivoluzionarie che cambiano il nostro mondo. Stefano Zingoni ha sottolineato come l’intelligenza artificiale amplifichi questi processi, democratizzando il potere dei dati e incrementando la nostra capacità di innovare attraverso conoscenze condivise e accessibili.

Stefano Zingoni

Francesco Sartini, Chief Innovation Officer e Leonardo Marazzi BU Manager della divisione Digital di BlueIT hanno raccontato le problematiche reali incontrate dalle PMI nell’approcciarsi all’Intelligenza artificiale e l’idea dell’AI Accelerato, un luogo diverso dagli altri, una cascina a Torlino Virmercati (Cremona) in cui la ricerca accademica, le esigenze delle PMI, la tecnologia AI si fondono per creare nuove soluzioni AI e soprattutto percorsi di apprendimento e comprensione per i manager e gli imprenditori che vogliono valutare, avendo gli strumenti adeguati, cosa l’intelligenza artificiale possa fare per migliorare la propria azienda.

Francesco Sartini e Leonardo Marazzi

Al Festival AI Ticino e Regio Insubrica, l’intervento di Martin Ciupa studioso ed imprenditore nel campo AI è stato dedicato al tema cruciale dell’etica nell’intelligenza artificiale. Con il suo intervento intitolato “The #SANITI Agenda: A Comprehensive Framework for Ethical and Safe AI,” ha presentato l’iniziativa Safe and Accountable Narrow Intelligence Technologies Initiative (#SANITI).

L’Agenda #SANITI offre un quadro solido e ben strutturato per affrontare le complessità etiche associate all’AI. Ponendo in primo piano la sicurezza, la trasparenza e il benessere sociale, questo framework definisce principi chiave e raccomandazioni indispensabili per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale responsabili. L’intervento di Ciupa ha sottolineato l’importanza della supervisione umana, della conformità etica e della capacità di adattamento alle tecnologie in evoluzione, promuovendo al contempo standard internazionali e sistemi di accreditamento.

Questo sono solo alcuni degli interventi dei 50 speaker che sono alternati nelle 4 spazi formativi del Festival AI. Ora l’appuntamento è a Como, il 20 febbraio, per la seconda tappa.


Festival AI e Regio Insubrica: tutti i colori dell’intelligenza artificiale - Ultima modifica: 2025-02-15T17:34:13+00:00 da Digitalic

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